Composto e struggente, come sapeva rendere la sua musica. Così Ennio Morricone, morto oggi a 91 anni di età, ha scritto il suo necrologio. Lo ha voluto scrivere in prima persona, ha precisato l’amico di famiglia e suo legale Giorgio Assumma. Questi ha spiegato che verrà pubblicato su tutti i quotidiani e che ha come intestazione: “ENNIO MORRICONE sono morto”. Il grande Maestro premio Oscar ricorda comincia così, dalla sua fine. «Io ENNIO MORRICONE sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti». Poi ringrazia con particolare affetto il regista Giuseppe Tornatore e altri amici, quindi spiega la sua scelta: «C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare». Passa poi alle sorelle e ai loro cari («Voglio far sapere loro quanto gli ho voluto bene»), mentre la seconda parte è tutta per il suo nucleo familiare.
NECROLOGIO ENNIO MORRICONE: IL SALUTO A MOGLIE E FIGLI
Nel suo necrologio Ennio Morricone manda «un saluto pieno, intenso e profondo» ai suoi figli Marco, Alessandra Andrea e Giovanni, così come alla nuora Monica e ai nipoti, Francesca, Valentina, Francesco e Luca, sui quali aggiunge «spero che comprendano quanto li ho amati». Alla fine si rivolge alla moglie Maria Travia, compagna di una vita, colei a cui aveva dedicato il suo premio Oscar. «Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio». Una scelta, quella del necrologio, che conferma la misura del Maestro, il quale ha voluto mantenere nella forma più riservata possibile il compianto della sua morte. Il grande compositore ha scritto nero su bianco il suo necrologio usando parole commoventi, che il suo avvocato ha poi enunciato ai cronisti all’entrata del Campus Biomedico, dove il Maestro era stato ricoverato.