Nerina Peroni, l'81enne pianista e finalista di Tu si que vales, è morta nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 luglio in casa di riposo
L’ospite della struttura avrebbe dovuto esibirsi in un concerto domani a Limone Piemonte, località che domenica accoglierà la cantante Noemi per un concerto che ha già fatto registrare il sold out, ma purtroppo il destino glielo ha impedito. Nerina ha amato il pianoforte, strumento che l’ha accompagnata per molti anni e di cui è stata anche insegnante. Poi, a causa di un malore accusato in seguito a un’esibizione, quando con il piano girava i palchi e gli anfiteatri non soltanto d’Italia, bensì anche d’Europa, scelse di dire basta a quei ritmi, ai concerti. Non solo: cambiò casa e, per motivi di spazio, scelse di rinunciare al pianoforte per fare posto ai mobili e agli armadi.
NERINA PERONI: IL RITORNO DI FIAMMA CON IL PIANOFORTE IN CASA DI RIPOSO
Nel terzo tempo della vita, però, Nerina Peroni ha riscoperto quella mai sopita passione per il pianoforte, grazie alla caposala della casa di riposo, che conosceva il suo talento con i tasti bianco e neri e l’ha esortata a suonare quotidianamente. Poi, la scorsa estate, la svolta, con l’esibizione all’età di 81 anni all'”Anima Festival” di Cervere, appuntamento musicale estivo rinomato nel Cuneese e caratterizzato dalla presenza ogni anno di artisti di caratura internazionale.
Fino a maturare la “pazza idea” dell’iscrizione a Tu si que vales, presentandosi al cospetto dei giurati Maria De Filippi, Teo Mammuccari, Gerry Scotti e Rudy Zerbi. Durante la prima esibizione, le sue mani sembrano letteralmente volare: le note sono quelle della “Marcia turca” di Mozart e Nerina Peroni non ne sbaglia neanche una. Il pubblico è in delirio e la giuria anche: gli spettatori, dopo la standing ovation, le tributano un meritato “100% sì”, che, unito ai quattro pareri positivi di Maria De Filippi e dei suoi colleghi, ha regalato la possibilità all’anziana di volare direttamente in finale. “Mi sento quasi in imbarazzo, sto togliendo la possibilità ad altri giovani più in gamba di me”, ha affermato in quella circostanza la donna. Che, invece, non si era resa conto che era umilmente salita in cattedra per dare una lectio magistralis di speranza e caparbietà a tutti quanti.