Nigeria aumenta persecuzione contro cristiani, padre Sylvester Okechukwu trovato morto dopo essere stato rapito, altri due sacerdoti sequestrati e dispersi
Nigeria, prosegue l’ondata di persecuzioni contro cristiani, con rapimenti e uccisioni che stanno prendendo di mira soprattutto i sacerdoti cattolici. L’ultimo omicidio registrato è quello di padre Sylvester Okechukwu, parroco della chiesa di St Mary Tachira nello stato settentrionale di Kaduna, che era stato rapito la sera del 4 marzo, prelevato dalla sua abitazione e poi ritrovato morto il giorno successivo, mercoledì delle Ceneri. Mentre si sta indagando sulle possibili motivazioni del delitto, proseguono anche le ricerche di due altri parroci di Yola, che risultano dispersi dallo scorso 22 febbraio.
Prima ancora di quest’ultimo episodio di violenza, anche Padre Philip Ekeli e il seminarista Peter Andrew, che operavano nella comunità di Iviukwa, erano stati sequestrati nella chiesa di San Pietro durante un conflitto a fuoco, scoppiato nonostante la presenza di personale addetto alla sicurezza dei luoghi di culto. Don Sylvester Okechukwu è stato ricordato dalla diocesi e dai parrocchiani sconvolti dalla notizia, come “un devoto servitore di Dio, che ha lavorato disinteressatamente nella vigna del Signore, diffondendo il messaggio di pace, amore e speranza“.
Padre Sylvester Okechukwu ucciso in Nigeria, persecuzione cristiani in aumento in tutto il mondo
L’omicidio di padre Sylvester Okechukwu, rappresenta una ulteriore conferma dell’aumento delle violenze e delle persecuzioni contro i cristiani che si stanno diffondendo nell’ultimo periodo in tutto il paese africano. Come riporta la Onlus ACS infatti, nel 2024 i rapimenti si sono intensificati, arrivando ad un totale di 14 sequestri che hanno preso di mira preti e suore, di cui fortunatamente solo uno sfociato in omicidio mentre gli altri 13 si erano conclusi con un rilascio.
Un problema che, come sottolinea un rapporto di Open Doors International, colpisce non solo la Nigeria, in cui si registrano più di 4000 rapimenti l’anno, ma anche altri paesi dell’Africa e dell’Asia. In particolare: Pakistan, Burkina Faso, Sri Lanka e Mozambico, dove le aggressioni nei confronti dei religiosi sono una realtà che dimostra il clima di intolleranza, discriminazione e di crescente insicurezza nel quale le comunità cristiane sono costrette a vivere.
