Nino D’Angelo, il dolore segreto: “La depressione ti ruba l’anima. Ho ritrovato la luce grazie a mio figlio".
Sta per uscire il documentario sulla vita di Nino D’Angelo, che verrà presentato per la prima volta durante la 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia mentre al cinema potremo vederlo a partire dal 20 novembre 2025. In occasione di questo grande evento, il cantante ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera raccontando come sta vivendo questo momento emozionante ma soprattutto come si sta preparando per il suo arrivo nella città veneta per il docufilm “Nino. 18 Giorni“.
Al giornale ha raccontato di amare moltissimo il red carpet, trovandolo “esagerato” ma allo stesso tempo molto bello. Nino D’Angelo non ha poi nascosto un aspetto intimo e doloroso della sua vita, quello della depressione: “Anche se non sono un medico perdi il senso della vita“, racconta nell’intervista, “Vidi una prima luce il giorno in cui Toni uscì dalla sua stanza con un mio vestito addosso. Mi chiesi, perché devo far soffrire pure lui?“. Il cantante ha vissuto un periodo molto difficile quando suo padre morì d’infarto e dato che in casa erano sei fratelli, ha dovuto iniziare a lavorare vendendo sigarette in inverno sui treni e gelati d’estate.
Nino D’Angelo, l’amicizia con Maradona: “Impazziva per gli spaghetti aglio, olio e peperoncino“
Visto il brutto periodo, costretto a lavorare sin da piccolo, Nino D’Angelo ha riportato conseguenze sulla sua vita e sui rapporti sociali: “Poi le bische e le cattive frequentazioni, ma mi salvarono mia madre e mio suocero: mia moglie, la quercia di casa, la sposai che aveva 16 anni“, spiega al Corriere. Racconta anche della splendida amicizia che per tanti anni lo ha legato a Maradona, confessando che entrambi sono stati molto amici per via del fatto di aver avuto un passato molto difficile: “Andavamo a cena da Bruscolotti, suo compagno di squadra, perché impazziva per gli spaghetti aglio, olio e peperoncino che preparava la moglie“, dice. A dirigere il film sulla vita di Nino D’Angelo è suo figlio Toni D’Angelo , che nel documentario segue il papà nei suoi tour e insieme tornano nei luoghi che hanno amato.