Olly torna a parlare della tavola devastata al ristorante durante una cena, spiegando perché non si è scusato sui social: rivelazione al Corriere della Sera
Olly e la vittoria a Sanremo 2025: “Si parlava di vittoria già decisa…“
Il successo di Olly non accenna ad arrestarsi, di certo non dopo la riedizione del suo album di successo Tutta vita con l’inserimento di alcune tracce inedite, tra cui i singoli Questa domenica e Depresso fortunato. Il cantante è ripartito in tournée e non è mancato un iconico momento quando, allo Stadio della Fiumara a Genova pochi giorni fa, ha subito uno strappo ai pantaloni mentre si esibiva in concerto.
Ma c’è stata anche l’occasione, negli ultimi giorni, per rilasciare un’intervista al Corriere della Sera in cui ha ripercorso l’ultimo straordinario periodo della sua carriera, cominciato con la vittoria al Festival di Sanremo 2025. Una vittoria tuttavia macchiata da alcune polemiche, alle quali ha risposto così: “In questi mesi è stato difficile relazionarsi con la sensazione di poter aver sbagliato qualcosa, anche se facevo quello che ho sempre fatto“.
Il cantante, in particolare, nega che la sua vittoria sia stata decisa a tavolino e respinge ogni critica: “Ho letto cose sui social, ho ricevuto un Tapiro perché si parlava di una vittoria a Sanremo decisa da un’oligarchia. La mia è una bella storia che è stata sporcata. L’ho sofferto“.
Olly e la tavola devastata al ristorante: la replica alle polemiche
Non solo la vittoria al Festival di Sanremo 2025, ma anche un recente episodio che ha calamitato attorno ad Olly non poche polemiche. Il riferimento è alla cena al ristorante con un gruppo di amici della scorsa estate, quando sui social sono state immortalate le immagini della tavola devastata: vino versato, tazzine rovesciate e mozziconi di sigaretta sparsi qua e là.
Immagini che hanno scatenato una forte bufera social, che aveva portato il cantante stesso ad intervenire con un pizzico di ironia per smorzare la polemica. Ora, nel corso dell’intervista, torna sull’argomento e spiega perché non è mai intervenuto sui social per scusarsi: “Io e i miei amici abbiamo lasciato uno schifo e abbiamo chiesto scusa. Il giorno dopo sembrava essere successo il patatrac. Non ho replicato perché ero a posto con le persone coinvolte, non sentivo di dover chiedere scusa al popolo“.