Omicidio Liliana Resinovich, il giallo della poesia spuntata tre anni dopo. Claudio Sterpin: "Non pensavo fosse rilevante". Le ultime novità a Quarto Grado

Tra i casi affrontati da Quarto Grado nella nuova puntata di oggi c’è anche l’omicidio di Liliana Resinovich, anche perché, dall’interrogatorio fatto a Claudio Sterpin, amico speciale della donna, sono emerse novità importanti. La Procura di Trieste sta esaminando tutto dettagliatamente per fare chiarezza sulla morte della 63enne, per la quale è indagato il marito Sebastiano Visintin.



Nelle ultime ore è emerso il giallo di una poesia che Lilly avrebbe scritto per lui: c’è chi la ritiene una semplice dedica d’amore, altri un messaggio malinconico, forse legato a un momento difficile, e chi avanza l’ipotesi di una lettera d’addio.

L’interpretazione, al momento, non è univoca, ma Sterpin ha fatto sapere che la firma “tua Lilly” è stata aggiunta da lui dopo aver ricevuto la poesia, perché voleva “dare maggiore enfasi“.



Liliana Resinovich, Claudio Sterpin (Foto: Mattino 5 News)

Ore 14 Sera aggiunge, in relazione alla firma, che Sterpin avrebbe raccontato di aver trascritto la lettera “per timore di poterla perdere dopo la scomparsa. Lui ci ha detto che ha scritto ‘tua Lilli’ proprio per farla propria, perché sapeva che era una lettera dedicata proprio a lui. Lui l’ha letta come un testamento, un segnale“.

OMICIDIO LILIANA RESINOVICH, I DUBBI SULLA POESIA

Per la legale della nipote di Liliana Resinovich non è corretto estrapolare quella poesia dal contesto per darle un significato tragico o suicidario, anche perché il testo non è originale, ma tratto da una raccolta online. Invece, i legali di Sebastiano Visintin dubitano dell’autenticità della poesia e ritengono sospetto che sia riemersa proprio dopo un incidente probatorio. A tal riguardo, fanno notare che Sterpin, il giorno prima, avesse detto di non avere nulla da aggiungere; poi, però, è emersa questa poesia.



Per Roberta Bruzzone, quella poesia — resa pubblica da Pomeriggio 5 durante un’intervista rilasciata da Sterpin dopo l’incidente probatorio e mai consegnata agli inquirenti, perché per l’uomo non era rilevante — suscita degli interrogativi. In primis, a La Vita in Diretta, si è chiesta le ragioni che avrebbero portato la 63enne a mandare una mail con un contenuto “con un po’ di sapore di addio“.

Inoltre, non è chiaro se Liliana Resinovich fosse solita comunicare via mail. Quella poesia sarebbe stata inviata poco prima della scomparsa, circa dieci giorni prima, e riportava la richiesta di essere cercata quando non ci sarebbe stata più. Liliana Resinovich temeva qualcosa?

COSA HA DETTO CLAUDIO STERPIN SULLA POESIA

Potrebbe essere arrivata a ottobre-novembre, qualche mese prima della sua scomparsa. Era nel mio computer“, ha dichiarato Claudio Sterpin a Ore 14 Sera in merito alla data di invio di quella mail.

Per quanto riguarda, invece, il fatto che sia spuntata ora, ha precisato: “Non è stata usata fino ad adesso, ma io il mio computer l’ho posato già sul tavolo della polizia il 15 dicembre, quando mi sono presentato per la prima volta da solo, di mia spontanea volontà, a dichiarare quello che ho dichiarato, insomma. Per cui, dentro c’era già…“.

L’amico speciale di Liliana Resinovich resta convinto che “non avrebbe mai pensato di poter fare una fine simile“. Infatti, ha aggiunto: “Mi ha ripetuto più volte di star tranquillo, ‘non credo che Sebastiano mi farebbe del male’, e io voglio crederle, pensando che non sia stato lui“. Per quanto riguarda, invece, Sebastiano Visintin: “Lui sa esattamente tutto quello che le è successo”.