Malattia Oriana Fallaci e com’è morta la scrittrice fiorentina: viveva a Manhattan ma scelse di tornare nella sua città natale.
Una vita ricchissima quella di Oriana Fallaci, che ha avuto tante avventure professionali come inviata in giro per il mondo e allo stesso tempo amori, dolori, come quelli degli aborti e momenti indelebili. Dopo aver lottato per diversi anni contro la malattia – cancro ai polmoni – la scrittrice e giornalista è morta a Firenze all’età di 77 anni – 15 settembre del 2006 – lasciando un’impronta indelebile e ancora oggi idolatrata.
Significativo, seppur per ragioni tristi, anche il racconto sui suoi ultimi anni di vita; molti ancora si chiedono com’è morta Oriana Fallaci e quali furono le condizioni cliniche che determinarono la sua scomparsa. Gli ultimi anni di vita furono logoranti a causa del calvario della malattia; un cancro ai polmoni scoperto alcuni anni prima e che lentamente l’ha portata a spegnersi all’età di 77 anni. “Voglio morire nella Torre dei Mannelli guardando l’Arno dal Ponte Vecchio”, questo l’ultimo desiderio della compianta scrittrice quando ormai le era chiaro che le mancasse poco tempo ancora da vivere. Con tale intento lasciò Manhattan dove viveva ormai da tempo per tornare dunque a Firenze convinta di poter dare seguito a quel desiderio.
Com’è morta Oriana Fallaci: l’ultimo desiderio irrealizzabile a causa della malattia
Come racconta Wikipedia, Silvio Berlusconi si preoccupò di supportare il rientro in patria di Oriana Fallaci in totale riservatezza ma una volta arrivata in Italia dovette rassegnarsi rispetto all’infattibilità del suo ultimo desiderio. La malattia aveva reso oltremodo precarie le sue condizioni di salute e la struttura da lei indicata non era in grado di offrire il sostegno adeguato. Per queste ragioni, la compianta scrittrice dovette accettare il ricovero presso la clinica Santa Chiara di Firenze; Oriana Fallaci è morta nella sua Firenze, il 15 settembre del 2006.
La morte di Oriana Fallaci non ha certo cancellato il suo immenso contributo offerto al mondo del giornalismo; con le sue battaglie sociali ha lasciato un segno indelebile nella società e cultura italiana e anche negli anni della malattia – cancro ai polmoni – non arrestò la sua voglia di far discutere con dichiarazioni e prese di posizione anche piuttosto divisive.