Nella puntata di ieri di Cartabianca, programma in onda tutti i martedì su Rai Tre, in diretta tv, condotto da Bianca Berlinguer, è stato ospite in collegamento il professore della Luiss, Orsini, grande conoscitore di geopolitica e delle tematiche internazionali. Si è parlato della guerra Ucraina, alla luce di un conflitto che ha superato abbondantemente i 400 giorni di guerra, e dei recenti massicci bombardamenti su Kiev da parte dell’esercito russo. Orsini si è lamentato dicendo: “Io non parlo di Putin e dei leader occidentali perché noi pacifisti ci dividiamo il compito: i pacifisti in Russia si prendono insulti e manette lì, io mi prendo gli insulti in Italia. Io cerco di fare qualcosa per le politiche di pace in Italia”, ribadendo un concetto già espresso pochi giorni fa sempre a Cartabianca, secondo cui lo stesso Orsini sarebbe in qualche modo “frenato” per evitare il linciaggio.
Sulla posizione della Chiesa in merito al conflitto in Ucraina, Orsini ha aggiunto: “Zelensky è stato criticato per aver detto no alla mediazione del Papa con la Russia. Ma Zelensky è inserito in un campo di forze così radicalizzato come l’Unione Europea, che gli ha promesso una grande quantità di munizioni”.
ZELENSKY A CARTABIANCA, LA REPLICA DI MAGI: “PUTIN DOVREBBE…”
A colloquiare con Orsini e la conduttrice Bianca Berlinguer vi era anche Riccardo Magi, segretario +Europa, secondo cui Putin dovrebbe fare un passo indietro, unico modo per far terminare questo assurdo conflitto: “L’unica possibilità di uno spiraglio di pace viene dal fatto che Putin rinunci al suo proposito imperialista. C’è un popolo che viene bombardato quotidianamente da questo signore di cui noi abbiamo chiesto tra i primi l’incriminazione internazionale”.
Infine, sul recente tour europeo di Zelensky: “I principali Paesi europei visitati da Zelensky hanno ribadito il loro aiuto all’Ucraina con gli strumenti che hanno consentito di evitare una carneficina a Kiev. Come i sistemi di difesa aerea che hanno protetto le città dagli attacchi missilistici russi”.