Victor Osimhen in occasione della sfida di Serie A tra Napoli e Inter ha subito un terribile infortunio al volto: il centravanti è tornato a parlarne nel corso di una intervista all’emittente radiofonica Wazobia FM, definendola come una “esperienza pre morte”. Il dolore provato infatti è stato talmente grande da non riuscire “né a dormire, né a mangiare né a bere”.
L’aspetto paradossale della vicenda è che inizialmente il calciatore non credeva che il problema potesse essere così serio. “Pensavo che fosse qualcosa di gestibile in virtù del fatto che non ho avuto bisogno della barella per uscire dal campo, sono riuscito a stare in piedi da solo. In ospedale dissi al mio medico che sarei stato fuori per massimo due settimane”. Così, tuttavia, non è stato. “Dalle radiografie venne fuori che avevo molteplici fratture ossee. Hanno dovuto rimuoverle, ripararlo dall’interno. Ho qualcosa come 18 viti sotto la mascella”.
Osimhen e l’infortunio al volto: il dramma vissuto durante la degenza
Anche dopo l’intervento per il brutto infortunio al volto, le cose per Victor Osimhen non sono state semplici. Per tornare alla normalità c’è voluto infatti diverso tempo, oltre che tanta sofferenza. “Quest’infortunio me ne ha fatto passare tante. Solo io posso parlare di come sono stato perché il viso ed il corpo erano i miei”, ha ricordato nel corso dell’intervista all’emittente radiofonica Wazobia FM.
La terribile esperienza è servita però al giocatore del Napoli per continuare a credere in se stesso e ad imparare a non mollare mai. “Sono un leone, ho una mentalità forte alla fine e nella mia mente avevo già programmato il mio ritorno in campo dopo l’intervento”, ha concluso. Adesso per fortuna il peggio è passato e il centravanti nigeriano può concentrarsi sul campo in attesa di nuove sfide. Da capire se il futuro sarà ancora in maglia azzurra.