Il messaggio di auguri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i 12 anni di Pontificato di Papa Francesco: dalla fratellanza alla voce di pace
GLI AUGURI DEL PRESIDENTE A PAPA FRANCESCO: “LA SUA VOCE RESTA PIÙ CHE MAI NECESSARIA OGGI”
Dodici anni sulla Cattedra di San Pietro, più di due lustri che Papa Francesco è al centro della scena mondiale con le sue encicliche, con i suoi messaggi e discorsi da e verso le “periferie del mondo”: per questo speciale traguardo, in un momento di grande preoccupazione per il ricovero di oltre un mese al Gemelli con una brutta forma di polmonite bilaterale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di inviare un messaggio ufficiale dal Quirinale per celebrare questi 12 anni di Pontificato.
In un rapporto che si è fatto via via sempre più stretto tra i due leader che di fatto hanno condiviso quasi interamente questi dodici anni (il Capo dello Stato è stato eletto per la prima volta il 31 gennaio 2015, ndr), la via della pace e il dialogo per una fratellanza umana sono gli elementi cardine secondo Mattarella per cui l’intera umanità dovrebbe essere grata di avere avuto in “dote” il Santo Padre Jorge Mario Bergoglio.
«Con affettuosa vicinanza che mi dirigo a Lei per porgerLe i migliori auguri nella lieta ricorrenza del solenne inizio del Pontificato»: iil Presidente della Repubblica si dice riconoscente, assieme al popolo italiano, della presenza in questi 12 anni di Pontificato di Francesco, ringraziandolo per la profonda e autentica testimonianza dei valori del Vangelo.
Non solo, Mattarella riconosce a Papa Francesco il grande servizio svolto come esempio e guida non solo per la Chiesa Cattolica ma per l’intera umanità: il Presidente cita in questo senso l’enciclica “Dilexit Nos” dove l’invito del Santo Padre ad ogni persona è proprio quello di “sganciarsi” dal tornaconto individualista, per aprirsi e legarsi all’umana fratellanza che prescinde da ogni luogo e provenienza culturale. Nel corso del messaggio di auguri inviato e pubblicato il 19 marzo 2025, festa di San Giuseppe per l’intera cristianità, il Presidente Mattarella si è poi soffermato sui punti chiave, quelle tappe ritenute “fondamentali” di questi 12 anni per riconoscere la centralità del Magistero di Papa Francesco per l’umanità tutta.
LE TAPPE FONDAMENTALI IN QUESTI 12 ANNI DI PONTIFICATO: DALLA FRATELLANZA AL GIUBILEO TRA I CARCERATI
Mattarella cita in primis gli spunti inediti negli interventi di grande rilevanza mondiale, dalla Conferenza all’ONU all’ambiente, dal G7 al G20, tutti momenti dove il richiamo cristiano di Papa Francesco è stato rivolto alla completa riscoperta della “speranza”, contro ogni logica di forza e di guerra, appellandosi ad un uso etico delle nuove politiche e delle nuove tecnologie.
Nei mesi in cui la logica della guerra e della prevaricazione, contro ogni ragione del diritto e del rispetto della dignità umana, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella vede in Papa Francesco una luce e una guida ancora attualissima e necessaria: pur non citando l’importante e recentissima lettera pubblicata da Papa Francesco contro la logica del riarmo – invocando invece un pieno “disarmo di parole, menti e di tutta la Terra” – il Capo dello Stato indica nella testimonianza di pace del Pontefice una voce irrinunciabile per i tempi attuali.
«La voce di Papa Francesco è e resta più che mai necessaria», scrive ancora Mattarella nel messaggio di augurio per il Pontificato (qui il testo integrale del Quirinale, ndr), ricordando l’evento straordinario voluto fortemente per questo Giubileo 2025, ovvero l’apertura della Porta Santa all’interno del carcere di Rebibbia.
La vicinanza agli ultimi, così come la scelta della Santa Sede di condurre alla canonizzazione dei giovani Beati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis sono elementi che ispirano profonda e «viva gratitudine nei cittadini italiani». Augurando una piena guarigione e ripresa dopo lo spavento del ricovero e della malattia, il pensiero di Mattarella va a quel decimo piano dell’ospedale Gemelli dove Papa Francesco vive e prega per l’intera umanità che possa realmente “liberarsi” dalla terribile logica di violenza e sopruso.
