Si riaccende la speranza di vedere Papa Francesco presente a qualche rito della Settimana Santa: cosa può succedere da qui verso Pasqua, le condizioni

CON IL RITORNO DI PAPA FRANCESCO IN PUBBLICO SI RIACCENDE LA SPERANZA PER I RITI DI PASQUA: ECCO COSA PUÒ SUCCEDERE

Dopo che lo scorso 27 marzo il Vaticano aveva annunciato il calendario ufficiale della Pasqua liturgica e dei vari riti della Settimana Santa, appena 4 giorni dopo l’uscita dall’ospedale di Papa Francesco, l’inizio della convalescenza vedeva ancora molto lontano una realistica informazione dettagliata su dove e quanto eventualmente avrebbe partecipato alle celebrazioni il Pontefice appena uscito da una terribile polmonite bilaterale.



Tutto però, o quasi, è cambiato con l’apparizione in pubblico a sorpresa durante il Giubileo degli Ammalati in Piazza San Pietro: un breve saluto, una semplice benedizione, ma che ha significato un iniziale ritorno alle abitudini per Papa Francesco, per il Capo della Chiesa Cattolica mondiale. E in quel segno della croce impartito ancora con una mobilità ridotta la speranza del popolo cristiano si è riaccesa, dopo le durissime settimane di timore e paura per le condizioni di salute tutt’altro che positive del Pontefice.



Come fanno sapere dalla Sala Stampa Vaticana all’ANSA, ora vi sono più possibilità che il Papa possa decidere di partecipare a qualche evento della Settimana Santa verso la Pasqua, anche se ogni scelta sarà vagliata dallo staff medico «al momento» opportuno.

«Si valuta di volta in volta in base ai miglioramenti del Santo Padre», hanno spiegato ancora negli scorsi giorni i medici e in collaboratori di Bergoglio in risposta alle diverse domande sulla convalescenza di 2 mesi prevista inizialmente per il Papa. «Non è più malato», occorre ricordarlo come specifica il professor Sergio Alfieri, coordinatore del reparto che ha curato al Gemelli il Santo Padre, per cui non vi è in linea teorica un divieto di frequentare posti affollati.



Non è più immunodepresso come durante il ricovero, ma le difficoltà fisiche in movimenti, respiro e voce sono ora la cartina tornasole per capire come e quanto poter attendersi una presenza o meno di Papa Francesco per i riti finali della Quaresima, dalla Domenica delle Palme del 13 aprile fino alla Resurrezione del Cristo a Pasqua il 20 aprile 2025.

LA BENEDIZIONE URBI ET ORBI “CONDIVISA”: GLI SCENARI VERSO PASQUA

Dal rito della Lavanda dei Piedi il Giovedì Santo, fino alla Via Crucis al Colosseo il Venerdì Santo, passando per la grande Veglia Pasquale della notte di Sabato Santo, e infine le celebrazioni con Benedizione Urbi et Orbi nel giorno di Pasqua: sono tanti i riti a cui tradizionalmente presiede Papa Francesco, con l’aggiunta dell’imminente Santa Messa per la Domenica delle Palme. Al momento nulla viene escluso, ma nulla anche viene anticipato in merito a chi potrà presiedere direttamente le celebrazioni della Settimana Santa.

Di certo, le omelie e i discorsi saranno tutti scritti da Papa Francesco in questi giorni di convalescenza presso Casa Santa Marta: la comparsata in Piazza San Pietro per una rapida Benedizione ai fedeli giunti al Giubileo degli Ammalati ha dimostrato che in realtà le condizioni di Papa Francesco, seppur ancora in via di guarigione (cannule nasali ancora presenti, carrozzina fissa e movimenti ridotti), sono compatibili con una presenza – seppur magari di breve durata – ad uno degli eventi giubilari prossimi, così come a qualche rito della Settimana Santa.

La delega per la celebrazione delle Sante Messe ai cardinali della Santa Sede sembra a questo punto scontata, mentre potrebbe essere presente comunque per qualche gesto condiviso all’interno della Basilica o in Piazza San Pietro.

Mentre il cardinale vicario di Roma Baldo Reina resta indicato come il potenziale celebrante della Via Crucis al Colosseo delle ore 19 il Venerdì Santo, è il cardinale Pietro Parolin, a doversi preparare per la Santa Messa di Pasqua con successiva Benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia Centrale della Basilica cristiana. Verrà letto il messaggio pasquale del Santo Padre ma potrebbe anche essere prevista una presenza sulla Loggia per una “duplice” – e storica – benedizione, con il Papa e il suo fidato Segretario di Stato.