Patrizia Mirigliani attacca: "Miss Italia affossata da Boldrini, Tarantola e Soldi". Il rapporto col figlio Nicola Pisu, la stoccata a Miriam Leone
PATRIZIA MIRIGLIANI E IL SOGNO MISS ITALIA
Miss Italia è stata condotta dai grandi della tv italiana e ha avuto ospiti altrettanto grandi, eppure ora le cose sono cambiate e il concorso che celebra la bellezza italiana sembra un po’ decaduto. A tal proposito, sta per debuttare su Netflix il docufilm “Miss Italia non deve morire” che lo racconta in maniera spietata. “Sono stati impietosi“, ammette la patron Patrizia Mirigliani, che non voleva sconti o celebrazioni, ma neppure che il concorso venisse affossato.
Nella lunga intervista al Corriere confessa di non averci dormito la notte dopo aver visto il docufilm, d’altra parte non vuole opporsi, come fece il padre con la fiction di Dino Risi, guadagnandosi un Tapiro. Per quanto riguarda il figlio Nicola Pisu, la madre è consapevole che quelle scene risalgono a tre anni fa e nel frattempo ha superato i problemi con lui. Ma è anche consapevole che dopo vent’anni di tossicodipendenza, ci sono dei segni che restano. A seccarla, invece, è stato il taglio della parte sul padre.
Dunque, neppure sentirsi dare della fallita dal figlio l’ha ferita, perché in realtà ha vissuto la sensazione di fallimento dalla morte del padre, inoltre ha legato quello sfogo del figlio alla rabbia verso se stesso e a un tentativo di punirla colpendola dove poteva farle male, ma comunque oggi è tutto superato. Infatti, i due hanno avuto modo di confrontarsi e Patrizia Mirigliani ha preso dal figlio che non pensa quello di lei, anzi ritiene che lo abbia salvato.
LA RINASCITA DEL FIGLIO (E DI MISS ITALIA?)
Il riferimento è alla denuncia nel 2019, una decisione dolorosa per Patrizia Mirigliani, ma anche decisiva nel percorso di uscita del figlio dalla tossicodipendenza. Ora il peggio è passato e Nicola Pisu, aggiunge la madre, ha al suo fianco una compagna, esterna al mondo dello spettacolo, con cui è cresciuto.
Tornando a Miss Italia, non si sente pentita del docufilm, perché ha riacceso i riflettori sul concorso, sebbene avesse preferito in un modo diverso. Riguardo il futuro della competizione, ha le idee chiare su cosa servirebbe per rilanciarla: in primis, deve tornare in tv, poi ha bisogno di un contenitore adatto. A tal proposito, se la prende con “un certo tipo di femminismo” che ha demonizzato la bellezza, quindi è difficile trovare la forma giusta di un concorso che non ha mai puntato sulla bellezza fine a se stessa e ha avviato diverse carriere importanti anche per chi non ha vinto.
“Si chiama concorso di bellezza, ma abbiamo sempre cercato di farne anche l’occasione per una riflessione sulle donne“, rivendica la patron al Corriere. Comunque, il bando su Miss Italia venne emesso dopo il 2012 per volere di Giancarlo Leone, colui che decise di non confermare Mara Venier a Domenica In. Ma per Patrizia Mirigliani contribuirono anche le dichiarazioni di Anna Maria Tarantola e Laura Boldrini.
LE DONNE CONTRO E IL “CASO” MIRIAM LEONE
L’ipotesi di un ritorno di Miss Italia in Rai era circolata nel 2023, partendo proprio dai corridoi della Tv di Stato. C’erano stati anche degli incontri, ma alla fine non se ne è fatto nulla. A tal proposito, Patrizia Mirigliani al Corriere non si sbilancia, ma cita le donne che negli anni ha avuto contro: tra queste c’è anche Marinella Soldi, oltre a Tarantola e Boldrini. Comunque, ha escluso candidate transgender, perché il regolamento prevede donne dalla nascita, peraltro non accetta neppure quelle rifatte.
Convinta che qualcuno sperava che si levasse di torno con la morte del padre, anche perché il marchio era molto ambito, vorrebbe festeggiare il ritorno di Miss Italia in Rai, intanto uno spot in un certo senso è arrivato da Miriam Leone, che lo ha vinto nel 2008 sotto la conduzione di Carlo Conti. Eppure, qualche mese fa in un’intervista aveva definito l’attrice un’ingrata. Su questo non c’è stato alcun confronto e chiarimento: “Non mi ha chiamato“. Comunque, continua a pensare il meglio, ma ha confermato il dispiacere per le mancate risposte agli inviti, che neppure Sophia Loren ha rifiutato.