Il ministro Gilberto Pichetto Fratin valuta la possibilità di riprendere gli acquisti di gas russo se effettivamente si arrivasse ad una pace in Ucraina
Dai costi dell’energia al gas russo, passando anche per la rottamazione leghista, è un’intervista a tutto tondo quella rilasciata dal ministro dall’Ambiente e dello Sviluppo energetico Gilberto Pichetto Fratin rilasciata alla Stampa nei giorni scorsi, partita dal ricordare che in quel momento il costo del gas all’ingrosso aveva raggiunto i “49 euro a megawattora” di gran lunga superiori ai 20 che non si vedono più dal lontanissimo inizio della pandemia: in tal senso – ricorda Pichetto Fratin – martedì si discuteranno i nuovi interventi a favore dei cittadini che sta formulando in queste ore; rimettendo poi ovviamente la palla nelle mani del “ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti” per tutte le verifiche sulla “fattibilità sotto il piano economico”.
Nella misura – anticipa Pichetto Fratin – si punterà in larga parte a tutelare “i fragili” rimasti fregati dalle offerte “anche in negativo” proposte dagli operatori “nella gara delle Tutele graduali” che sono attualmente quelli più in difficoltà: tra le ipotesi si pensa di portare “l’Isee (..) dagli attuali 9.500 euro a 15mila“, ma anche “un’operazione sugli oneri del gas” e una possibile “anticipazione di quote legate all’emissione di inquinamento”; il tutto – ma il ministro precisa che “ci sono ancora delle verifiche” in corso – includendo nell’equazione anche “qualcosa sull’idroelettrico“.
Gilberto Pichetto Fratin: “Rottamazione? Preferirei degli interventi a sostegno del ceto medio”
Complessivamente, al di là degli interventi che per lo stessa natura non possono che essere temporanei, secondo il ministro Gilberto Pichetto Fratin non si deve escludere neppure la possibilità di “riaprire il South Stream” per riprendere gli acquisti di gas russo che sarebbe sicuramente in grado di “determinare un effetto positivo”, ma ovviamente questa ipotesi – ed è lo stesso ministro a metterlo in chiaro in più occasioni – dipende soprattutto dall’ipotesi che “si arrivi ad un accordo di pace“.
Lasciando da parte il tema – certamente caro al ministro – dell’energia, nella sua intervista Pichetto Fratin dedica anche una riflessione all’Unione Europa che, pur proclamandosi fermamente europeista, ritiene spesso essere del tutto simile a “un’assemblea di condominio” dove ogni stato lavora più per i suoi interessi che per quelli collettivi; ma anche al recentemente riesumato tema della rottamazione leghista che dal suo punto di vista andrebbe maggiormente “declinata rispetto a quello che può apparire come un semplice slogan“, dando – magari – priorità ad eventuali “interventi rispetto alla tassazione del ceto medio”.