Pierina Paganelli, nel giallo irrompono reciproche accuse tra Louis Dassilva e Manuela Bianchi ma non solo: spunta l'ombra della "magia nera"
L’omicidio di Pierina Paganelli non è solo un caso di cronaca nera tra i più seguiti e dibattuti degli ultimi tempi, ma è anche un vero e proprio intrigo di sangue, sesso e persino magia nera. Una trama da thriller si staglia tra le maglie dell’inchiesta in mano alla Procura di Rimini, chiamata a risolvere una storia sempre più complessa e a dissipare tutte le ombre intorno all’assassino della 78enne così da consegnare alla giustizia una verità che finora sembra solo sfiorata.
Complice il clamoroso cambio di versione di Manuela Bianchi, nuora della vittima, la posizione dell’unico indagato per il delitto, il suo ex amante Louis Dassilva, si starebbe complicando non poco alla luce delle più recenti emergenze investigative. Tra queste, il fatto che la donna ora lo collochi sulla scena del crimine prima che lei si imbattesse nel ritrovamento del cadavere (la mattina del 4 ottobre 2023, giorno successivo all’omicidio) e l’esito dell’analisi del telefono del 35enne: al suo interno, gli investigatori vi avrebbero trovato messaggi diretti a connazionali in Senegal per ottenere “riti voodoo” contro il pm titolare dell’indagine, Daniele Paci, e almeno 6 agenti della Squadra mobile che lavorano al caso.
E c’è un altro elemento cristallizzato in sede di incidente probatorio da Manuela Bianchi durante l‘interrogatorio di 3 giorni davanti agli inquirenti (separata da un paravento dal suo ex amante che si è sottratto a un confronto diretto in aula): “Louis aveva paura di Pierina“.
Pierina Paganelli, Manuela Bianchi choc: “Louis Dassilva aveva paura di lei”
Secondo la Procura che contesta il reato di omicidio a Louis Dassilva, il movente del delitto di Rimini sarebbe legato alla relazione clandestina tra lo stesso senegalese e la nuora della vittima, Manuela Bianchi. È stata quest’ultima, in sede di interrogatorio, a rafforzare questa convinzione investigativa con una tesi choc: l’ex amante avrebbe avuto “paura” della 78enne.
Stando al nuovo racconto della donna, Dassilva temeva Pierina Paganelli e le sue presunte attenzioni sulla vita privata della nuora dopo l’emersione della crisi coniugale con il figlio, Giuliano Saponi. In particolare, il 35enne avrebbe covato il timore che l’anziana potesse ingaggiare un investigatore privato (come già avrebbe fatto in passato al momento della separazione del figlio) per scoprire l’identità dell’amante della Bianchi arrivando, quindi, proprio a lui.
