Il maestro Pierfrancesco Pingitore è stato ospite questa mattina del programma di Rai Uno, Uno Mattina in Famiglia. Le prime parole sono state per il suo nuovo romanzo: “Comincia alla fine della seconda guerra mondiale e poi per salti percorre un po’ tutta la storia d’Italia. La protagonista è Elena, è un romanzo che si giova di tutte le esperienze che ho avuto nei lunghi anni di regista, autore, ecc, durante i quali ho sempre cercato di intrattenere con ballerine, attrice, colleghe un rapporto di simpatia e di confidenza”.
Pierfrancesco Pingitore ha poi parlato di Valeria Marini, lanciata proprio dallo stesso Maestro: “Era andata via da poco Pamela Prati che era stata la nostra prima donna di grandissimo successo, io cercavo una ragazza, una showgirl da lanciare per rimpiazzare la Prati. Il mio assistente ad un certo punto mi fece trovare questo personaggio, abbastanza imponente, una cascata di capelli biondi, e quando si girò vidi il viso più bello che io avessi mai visto. Le chiesi se volesse fare la showgirl e le dissi di venire domani”.
PIERFRANCESCO PINGITORE E SAMIRA LUI OSPITI DI UNO MATTINA IN FAMIGLIA
E a proposito di Valeria Marini, in studio a Uno Mattina in Famiglia entra Samira Lui, collega della Marini a Tale e Quale Show: “A Tale e Quale mi sto divertendo da matti, il mio percorso si è concluso ieri sera, porterò tante risate e poi abbiamo imparato a cantare e a recitare, poi dimenticare tutto e entrare in un altro personaggio settimana dopo. Cosa differenziano Tale e Quale e L’Eredità? Due programmi diversi, Carlo e Flavio sono due grandissimi professionisti. Io lo chiamo lo zio Flavio, mentre l’altro è Carlo, il fratellone, siamo molto simili noi due. Carlo ha tirato fuori la parte dello show, il canto, e speriamo di poter andare avanti su questa strada”.
Pierfranco Pingitore ha poi ripreso la parola: “Il varietà è morto da anni poi è sempre resuscitato. Il varietà nacque ai primi del ì900 e nacque in locali come il nostro Salone Margherita, che purtroppo non ci appartiene più, visto che la Banca d’Italia ci ha cacciato dal teatro dopo 50 anni”. Infine, su Gabriella Ferri, altra grande artista lanciata da Pierfrancesco Pingitore: “Quel suo magnetismo, quel suo esprimere il tormento che aveva dentro, la conduceva con quelle canzoni anche insulse, nella sua bocca diventavano di tono espressionista, dei pezzi struggenti, che appassionavano”.