Novak Djokovic segna la data del suo ritiro, quella delle Olimpiadi di Los Angeles del 2028
Novak Djokovic e il ritiro alle Olimpiadi del 2028
In questi giorni il mondo del tennis è concentrato sulle ATP Finals dove si stanno sfidando i più grandi campioni del tennis ora in attività, tra questi però non ha potuto esserci Novak Djokovic che ha dovuto rinunciare per un problema alla spalla che lo ha colpito durante l’ATP 250 di Atene. In questi giorni però ha voluto comunque far parlare di sé con alcune dichiarazioni riguardanti il suo addio allo sport che potrebbe essere più vicino di quanto i tifosi possono sperare, la quota dei quarant’anni però si avvicina sempre di più e con essa anche gli acciacchi fisici.
La data ultima che il campione serbo ha comunicato e si sarebbe dato per dare addio al tennis giocato è quella del 2028, quando saranno giocate le Olimpiadi in quel di Los Angeles, Djokovic ha infatti dichiarato che il suo sogno sarebbe quello di dire addio al tennis regalando una vittoria alla sua Serbia e con la bandiera serba in alto tra le prime. Se dovesse riuscire a ottenere questa vittoria sarebbe anche uno dei pochi capace di ottenere due trionfi consecutivi, vista la vittoria ottenuta nell’estate del 2024 nei giochi olimpici di Parigi.

Novak Djokovic e le accuse a Sinner sul caso doping
Novak Djokovic ha dichiarato che per tutta la lunghezza della sua carriera lui ha cercato di pianificare ogni sua mossa con diversi anni di anticipo, avendo così sempre sotto controllo la situazione e potendo raggiungere i suoi obiettivi ma già preparandosi per quelli successivi, sempre maggiori. La chiusura con le Olimpiadi di Los Angeles 2028 sarebbe la giusta conclusione dopo aver ottenuto tutto dal punto di vista personale, e potrebbe essere la migliore possibile nel caso riuscisse a portare a casa l’ennesima medaglia d’oro e dare lustro alla sua amata nazione.
In questi giorni poi Djokovic ha voluto anche parlare al numero uno del tennis mondiale Jannik Sinner, attaccandolo e accusandolo ancora sulla questione della squalifica per doping, il serbo infatti non è mai stato convinto dalla versione dei fatti dell’italiano e ha voluto ricordargli il rischio per il futuro. Il serbo infatti ha voluto ricordare a Sinner che tutta la storia del Clostebol e della sua squalifica, che rimane per lui comunque poco chiara, lo perseguiterà per il resto della sua carriera che avrà per sempre una grossa macchia da cui farà fatica a liberarsi.
