Reattori nucleari, in UE si lavora ai prolungamenti
In Europa si viaggia verso il prolungamento della durata dei reattori nucleari fino a 60 anni. Il Ministero dell’Ambiente sloveno ha approvato l’estensione della vita utile della centrale nucleare di Krˇsko, eentrata in funzione nel 1983. Genererà energia per altri 20 anni, fino al 2043. Molti operatori e governi dell’UE hanno modificato la durata dei reattori da 40 anni a 60 anni. La decisione è presa in seguito alla tassonomia dell’UE adottata lo scorso anno, che consente di classificare come sostenibili gli investimenti nelle centrali nucleari.
Secondo Croazia e Slovenia, che gestiscono congiuntamente la centrale, Krˇsko avrà preso un altro reattore. Non solo Krˇsko, però: anche la centrale nucleare ungherese Paks, anch’essa situata in una zona sismica, potrebbe essere attiva ancora per molti anni. Con la tecnologia e i finanziamenti russi, Paks si espanderà per diventare il più importante produttore di elettricità dell’Ungheria. Secondo il ministro degli Esteri Ṕeter Szijj ́a rt́o, l’inaugurazione potrebbe avvenire già a ottobre. Il nuovo reattore dovrebbe essere in funzione a partire dal 2030. Anche altri Paesi dell’UE come la Slovacchia, la Finlandia e la Polonia stanno progettando nuovi edifici.
La situazione del nucleare in Germania
Mentre l’Europa prosegue nel prolungamento della durata e nella costruzione di reattori nucleari, l’unica eccezione è la Germania. La coalizione di SPD, Verdi e FDP ha prorogato la durata delle tre centrali nucleari rimanenti – Isar 2, Neckarwestheim 2 ed Emsland – fino ad aprile di quest’anno. Secondo il cancelliere Olaf Scholz, però, dopo aprile l’esperienza con il nucleare dovrebbe essere finita. Il ministro dell’Ambiente tedesco non è però d’accordo: “Le tre centrali nucleari rimanenti potrebbero continuare a funzionare, se non del tutto, solo se i tagli alla sicurezza fossero accettati”.
In Belgio, fino a poco tempo fa vi erano ancora in funzione i reattori degli anni ’70 e ’80. Nel 2012 erano stati trovati migliaia di crepe capillari nei recipienti a pressione del reattore nelle unità Tihange 2 e Doel 3. Il termine, nonostante questo, è stato prorogato nel 2015. I reattori sono stati spenti solo l’anno scorso. Nonostante ciò, il primo ministro Alexander De Croo ha annunciato all’inizio di quest’anno che il più recente dei sette reattori del paese – Doel 4 e Tihange 3 – rimarrà operativo fino al 2035 dopo i lavori di manutenzione. Anche la Francia continua a espandersi: è prevista la costruzione di un nuovo reattore ma la società energetica EDF vuole anche estendere la vita utile dei reattori esistenti da 40 a 50 anni.