Red Ronnie si scaglia contro Fedez e la sua “operazione” per ottenere credibilità. C’è questo secondo Gabriele Ansaloni dietro i messaggi che il rapper sta lanciando pubblicamente. «La sua azione in quel caso è fantastica, ma quella sul Primo Maggio no», la premessa che ha fatto nell’intervista rilasciata a “La Confessione” di Peter Gomez. Quest’ultimo gli aveva chiesto se avesse apprezzato il gesto di Fedez durante la prima fase della pandemia Covid, quando si è speso per la raccolta fondi che ha permesso la costruzione di un nuovo reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano.
Se questo è un gesto che ha gradito, l’intervento al Concertone del Primo Maggio è invece stato fuori luogo per Red Ronnie. «Lui si è presentato lì per pubblicizzare il Ddl Zan avendo in tasca una registrazione con cui poteva ricattare la Rai. Ma il Primo Maggio è sui lavoratori. Lui stava pubblicizzando il suo marchio e quello di Chiara Ferragni». Dunque, nutre dei dubbi sulla buona fede che c’è dietro le prese di posizione di Fedez.
RED RONNIE VS FEDEZ E ACHILLE LAURO. SU MORGAN…
«Ha voglia di credibilità. Quando hai tanti soldi poi cerchi quella», ha spiegato Red Ronnie al programma andato ieri in onda su Nove. Poi però ha spiegato di non esprimere alcun giudizio sul rapper. «Io non giudico, quando lo incontrerò gli dirò se è in buona fede o no. Certe cose che ha fatto sono aride, altre cose meno, però ha ottenuto credibilità». Poco prima aveva parlato dell’esclusione di Morgan dal Festival di Sanremo per aver ammesso di fare uso di droga. «È stata una scusa, se dovessero estromettersi tutti quelli che fanno uso di droga nel mondo della musica, dello spettacolo…», il commento di Red Ronnie sulla vicenda.
Quando però è stato sollecitato sulle critiche che aveva rivolto ad Achille Lauro, “reo” di esaltarla, ha spiegato: «Un conto è fare uso privatamente di droga, un altro è esaltarla pubblicamente. A Lou Reed ho contestato due canzoni, a David Bowie chiesi se certe canzoni potrebbero promuovere l’uso della droga. Lui mi rispose: “Allora se un mio fan si laurea, posso averne merito?”». Quindi, per Red Ronnie «c’è un limite sottile tra il raccontare la propria esperienza e influenzare le persone», di conseguenza «ci deve essere un’etica».