Regno Unito stanzia 3 mld per rafforzare la difesa contro Mosca, con 6 nuove fabbriche e 7mila missili a lungo raggio. Priorità alla minaccia russa

Il Regno Unito ha deciso di mettere sul piatto oltre tre miliardi di sterline per potenziare la propria difesa, con un piano che vuole rispondere concretamente all’ipotesi, non più così lontana, di un conflitto in Europa spinto dall’aggressività della Russia, e il progetto in questione include la realizzazione di sei nuove fabbriche per produrre armi e munizioni, un numero indica un balzo importante rispetto agli anni passati in cui il comparto industriale militare era rimasto in secondo piano.



Il ministro della Difesa John Healey ha spiegato che si tratta di una strategia pensata per affrontare in modo diretto le sfide degli attuali scenari geopolitici, e che rientra in un più vasto sforzo europeo per rafforzare settori che per troppo tempo erano stati lasciati in ombra, mentre da parte dei vertici militari del continente arrivano segnali sempre più chiari sul rischio concreto che la Russia possa tentare nuove mosse aggressive entro pochi anni.



Per questo motivo, Londra ha scelto di agire in anticipo, costruendo basi solide per una risposta efficace e pronta, e rafforzando al tempo stesso la produzione interna di sistemi a lungo raggio, con l’obiettivo di garantire autosufficienza e capacità di reazione rapida, non solo in ambito difensivo ma anche strategico sul piano industriale.

Il piano prevede anche interventi sulle infrastrutture per il personale militare e un rilancio della cantieristica navale, mentre si parla anche di possibili acquisti di caccia americani in grado di trasportare armi nucleari tattiche, una mossa che confermerebbe l’intenzione di Londra di dotarsi di strumenti concreti per affrontare minacce imminenti; Healey ha dichiarato che l’obiettivo non è solo quello di rafforzare le forze armate ma anche di far crescere la base industriale del paese, creando nuovi posti di lavoro e rendendo l’intero sistema più resistente.



Regno Unito e la nuova fase disensiva: Starmer annuncia obiettivi chiari contro la minaccia russa

Il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer ha ribadito la necessità di prepararsi a ogni tipo di scenario, dicendo chiaramente che il Regno Unito è esposto a minacce concrete da parte di Stati che dispongono di forze armate avanzate e complesse, quindi non è più possibile rimandare decisioni che toccano la sicurezza nazionale e, le sue parole, scritte in un articolo uscito poche ore prima della presentazione ufficiale del piano, si inseriscono in un contesto europeo sempre più orientato al riarmo.

L’Unione Europea, infatti, è intenzionata a stanziare fino a ottocento miliardi di euro per nuove spese militari e con gli alleati NATO che discutono l’ipotesi di alzare al cinque percento del PIL il contributo alla difesa in vista del vertice che si terrà tra poche settimane; Healey, inoltre, ha confermato che il Regno Unito intende destinare almeno il tre percento del proprio PIL alla difesa entro il 2034, il che significherebbe oltre dieci miliardi di sterline in più ogni anno.

Ha anche annunciato un miliardo e mezzo per ammodernare le abitazioni del personale, altri fondi per fabbriche di munizioni ed energia e l’acquisto di settemila missili a lungo raggio, tutti prodotti nel paese, in un piano che secondo il governo potrebbe creare quasi duemila nuovi posti di lavoro, mentre l’analisi allegata al documento – oltre centotrenta pagine – mette al centro la minaccia russa, definita “urgente” e “reale”, non più solo teorica o a distanza.