Respect, diretto da Liesl Tommy
Giovedì 28 dicembre, in prima serata su Rai 3, alle ore 21,20, andrà in onda il biopic del 2021 Respect. Si tratta di un’opera biografica e drammatica che ripercorre la vita di una delle più grandi cantanti di tutti i tempi, Aretha Franklin, e il cui titolo è preso da uno dei suoi brani più celebri. Il film è stato diretto da Liesl Tommy, regista donna sudafricana-americana e nota principalmente per il suo lavoro teatrale. Tommy è diventata la prima donna di colore ad essere nominata per il Tony Award per la migliore regia di un’opera teatrale, per aver diretto la produzione di Broadway di Eclipsed (2017) di Danai Gurira. Questo film è il suo esordio nel cinema con un lingometraggio.
Aretha Franklin è interpretata da Jennifer Hudson, conosciuta per il musical Dreamgirls, per il quale ha vinto un Golden Globe come miglior attrice non protagonista. Nel cast c’è anche Forest Whitaker, nei panni del padre di Aretha, premio Oscar per L’Ultimo Re di Scozia e noto per aver preso parte ad alcuni film di grande successo e pregio, come Platoon, Good Morning Vietnam, Bird e La moglie del soldato. Completano il parterre Marlon Wayans che interpreta Ted White e Audra McDonald nei panni di Barbara Franklin.
La trama del film Respect: dagli anni del coro al successo internazionale
In Respect, Aretha Franklin ha 10 anni e vive a Detroit insieme al padre, un pastore battista, e le sorelle. La giovane è traumatizzata dalla morte della madre e per questo non riesce più a parlare fin quando il padre non la costringe a cantare nel coro della chiesa. Ancora adolescente, Aretha è già madre di due figli, nati entrambi da due stupri. Durante una festa in casa del padre viene avvicinata da un produttore locale, Ted White, ma il padre, dopo averlo avvertito di stare lontano dalla sua famiglia, regala alla giovane dei biglietti per New York, grazie ai quali potrà incontrare un produttore della Columbia Records, John Hammond.
Le viene subito offerto un contratto che le consente di cantare diverse canzoni jazz. Il successo non sembra arrivare: il genere non le appartiene e nonostante la voce grandiosa, non riesce a convincere, ma dopo aver dedicato un tributo ad un’amica, che si offenderà anche per il gesto, in molti suggeriscono alla donna di cambiare stile e mostrarsi per quella che è, abbandonando l’immagine di persona raffinata che suo padre voleva affidarle.
Inizia allora una relazione con Ted White, rinuncia a cantare a causa dell’insuccesso e torna a casa, con il dispiacere di sorelle e padre, presentando Ted come fidanzato e manager. I due si sposeranno ed avranno anche un figlio. Abbandonata la Columbia Records, Aretha grazie a Ted ha una nuova casa discografica, la Atlantic Records, con cui registra il suo primo successo. La relazione con il produttore ben presto volgerà al termine, a causa del temperamento violento di lui.
Aretha torna a casa e, insieme alla sorella, arrangia un vecchio pezzo di Otis Redding, Respect, facendolo diventare il suo singolo numero uno. Lo stesso Martin Luther King, amico di famiglia, elogia Aretha dedicatole un giorno di festa in città. La donna canterà alle manifestazioni per i diritti civili con i suoi singoli più belli. Ormai sicura di sè, riesce a cacciare Ted dalla sua vita dopo ripetute violenze. Inizia una relazione con il nuovo manager e ha il suo quarto figlio. Dopo l’assassinio di King discute con il padre che le dice di aver smarrito la via del Signore.
Raddoppiato il suo impegno, la donna cade vittima dell’alcool e delle droghe, rifiutando l’aiuto della famiglia e degli amici e allontanando Ken, il padre di suo figlio. Solo dopo essere caduta dal palco e aver avuto una visione della madre, capisce qual è la sua vera vocazione e decide di tornare sobria riavvicinando l’uomo. Si riappacifica con il padre e si butta in una nuova avventura gospel che le consentirà di ottenere i suoi maggiori successi, come un doppio disco di platino…