Questa sera andrà in onda, in prima visione su Rai 1 (ore 21.25) a due anni dalla sua uscita ufficiale, il documentario “Mi chiamo Francesco Totti”, diretto da Alex Infascelli e che, basandosi sul libro “Un Capitano”, scritto dal diretto interessato assieme al giornalista Paolo Condò, racconta la vita e le gesta pallonare del più grande calciatore che abbia vestito la maglia dell’AS Roma. E l’appuntamento in tv sarà anche l’occasione per scoprire qualcosa in più sulla vita del Pupone e della sua famiglia, a parte dalla figura del fratello Riccardo.
Figlio di Lorenzo, detto Enzo, Totti e di mamma Fiorella, Francesco in realtà è stato sempre il cucciolo di casa dal momento che il primogenito è suo fratello Riccardo. Tuttavia, al di fuori dei confini capitolini, dove Riccardo è sempre stato conosciuto per aver fatto parte dell’entourage ristretto del Capitano ai tempi della sua militanza in giallorosso, non tutti sanno chi sia e cosa faccia nella vita: residente anche lui a Roma e di professione imprenditore, da sempre Riccardo Totti cura gli interessi del ‘bimbo de oro’, oltre ad occuparsi della Totti Soccer School e della Numberten srl, la società di cui è presidente. Del più grande dei fratelli Totti sappiamo anche che si è sposato undici anni dopo le nozze di Francesco con Ilary Blasi, salendo all’altare nel 2016 con la sua Alessia per un matrimonio celebrato nella chiesa sconsacrata di Caracalla.
RICCARDO TOTTI, FRATELLO DI FRANCESCO: “INSEPARABILI” E MAI NESSUNA INVIDIA
“Un legame indissolubile, sono sempre stati inseparabili”: così i bene informati raccontano da sempre del rapporto tra Riccardo Totti e il fratellino terribile Francesco che, sin da piccolo, era la star di famiglia per il talento precoce che aveva mostrato nel giocare a calcio. Tuttavia, come ammesso dallo stesso Riccardo, nei suoi confronti non c’è stata mai invidia nei confronti del Pupone, tanto che i fratelli Totti sono stati sempre abituati a condividere le tante gioie della vita e anche i dolori. “Lui era una personalità forte già da bambino: Francesco conosceva già perfettamente il suo destino” ha raccontato una volta il fratello maggiore lasciando intendere che questi aveva le idee chiarissime e grande forza di volontà.
Infatti, Riccardo a proposito dei primi calci dati a un pallone da Francesco cita sempre alcuni spassosi episodi e siparietti che già lasciavano intravvedere la star guascona e ‘popolare’ che sarebbe diventata: “Con la ASD Lodigiani fu preso senza nemmeno la necessità di fare il provino: lo videro palleggiare durante l’intervallo e decisero che lo volevano subito” ricorda il fratellone, che tuttavia, pur convinto che fosse fortissimo, mai avrebbe immaginato che sarebbe diventato ‘quel’ Totti. E poi aggiunge anche che a dodici anni “lui si allenava già a fare autografi: vi dico solo che la sera, prima di dormire, prendeva il suo quaderno e cominciava a scrivere il suo nome… Pagine e pagine di firme: fate voi!”.