Il film “Richard Jewell” che va in onda questa sera su Canale 5, diretto da Clint Eastwood, è basato sulla storia vera di Richard Allensworth Jewell (all’anagrafe Richard White), una guardia di sicurezza nata a Danville, una cittadina della Georgia. L’uomo divenne famoso nel 1996, quando riuscì a sventare una esplosione alle Olimpiadi estive di Atlanta. Mentre lavorava per la AT&T Inc. trovò uno zaino contenente tre bombe in un parco dove di lì a poco si sarebbe svolto un concerto. La sua esperienza, alla visione di strani movimenti nella zona, gli fece comprendere fin da subito cosa stesse accadendo.
La guardia di sicurezza avvisò immediatamente la Polizia, che fece evacuare la zona. Il suo sospetto salvò la vita a migliaia di persone. Agì in prima persona per fare ciò, con coraggio, tanto da meritarsi la nomina di “eroe”. Con il passare dei mesi, tuttavia, questa sua immagine iniziò a cambiare. Durante le indagini, infatti, venne addirittura accusato di essere uno dei terroristi che avevano pianificato l’esplosione nel parco.
Richard Jewell, la storia vera: l’eroe accusato di terrorismo
Da eroe a terrorista, questa è la storia vera di Richard Jewell, la guardia di sicurezza americana che ha ispirato l’omonimo film diretto da Clint Eastwood e uscito nelle sale cinematografiche nel 2019. Per mesi l’uomo visse in una condizione di terrore per le accuse che gli erano state rivolte, nonostante avesse salvato la vita di migliaia di persone. È stato vittima di un vero e proprio processo mediatico, ma ufficialmente non arrivò mai a doversi difendere in tribunale (a differenza di quanto viene invece raccontato nella pellicola).
Alla fine della vicenda fu scoperto che non era colpevole e il vero artefice dell’attentato venne identificato come Eric Rudolph. La storia in questione tuttavia aveva già profondamente cambiato la sua vita personale e professionale. È morto il 29 agosto 2007, all’età di 44 anni, a causa di un’insufficienza cardiaca a seguito di complicanze dovute al diabete.