Riforma pensioni 2025, le parole del ministro dell’Economia sulla possibilità di rivedere la previdenza complementare
RIFORMA PENSIONI, LA RICHIESTA SULL’ASSEGNO SOCIALE
Nei giorni scorsi si è tornati a parlare dell’aumento dei requisiti pensionistici (pari a tre mesi) in base all’aspettativa di vita che scatterà dal 2027 se non ci sarà un apposito decreto con un’indicazione contraria. Dal quotidiano Avvenire arriva la richiesta di esentare quanto meno i potenziali beneficiari dell’assegno sociale da questo aumento in modo che il requisito anagrafico resti a 67 anni. Vedremo quale sarà la risposta del Governo, che potrebbe intervenire presto per bloccare l’aumento dei requisiti, anche se pare solamente per quanti rischiano di rimanere esodati dal 2027 vista la cifra (200 milioni di euro) di cui si è parlato a proposito del provvedimento che dovrebbe rientrare in un nuovo Decreto primo maggio.
LE PAROLE DI GIORGETTI
Intanto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ritiene opportuna una riflessione sui cambiamenti da apportare al sistema della previdenza complementare, dal momento che, nonostante il ruolo sempre più importante che sta assumendo, non raccoglie sufficienti adesioni, soprattutto in termini comparati rispetto agli altri Paesi. Dal suo punto di vista ciò può dipendere anche dal fatto che il sistema della previdenza complementare si basa fondamentalmente su uno schema che ha ormai vent’anni e sarebbe il caso probabilmente di aggiornare. Anche in questo caso sarà interessante osservare quale mosse l’Esecutivo intende adottare. Tra i sindacati è noto che la Uil sarebbe a favore dell’iscrizione obbligatoria alla previdenza complementare.
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