Riforma pensioni 2025, tra le Raccomandazioni della Commissione europea si parla anche delle misure di anticipo

RIFORMA PENSIONI 2025, LE RACCOMANDAZIONI UE

Tra le Raccomandazioni che la Commissione europea ha rivolto all’Italia nell’ambito del Pacchetto di primavera del semestre europeo 2025 torna a far capolino la richiesta di Bruxelles di limitare l’utilizzo di misure che consentano il pensionamento anticipato. Non si tratta certo di una novità e questa raccomandazione è in linea con quella formulata la scorsa settimana dal Fondo monetario internazionale nel Rapporto stilato al termine della missione nel nostro Paese. Vedremo come il Governo terrà conto delle considerazioni di questi due enti sovranazionali. Ferruccio de Bortoli, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, ha intanto evidenziato che in Italia solo un lavoratore su tre è iscritto a un fondo pensione negoziale o aperto.



RIFORMA PENSIONI 2025, LA PROPOSTA DI DE BORTOLI

Tuttavia, è noto quanto sia importante la previdenza complementare. Per questo il giornalista, riprendendo le tesi di Claudio Pinna e Ciriaco Serluca, ritiene che le imprese dovrebbero prevedere una consistente componente previdenziale all’interno del pacchetto retributivo dei loro lavoratori. In questo modo potrebbero anche trattenere i migliori talenti con un buon incentivo basato sul loro futuro pensionistico. Si attende intanto la Relazione annuale della Covip (che sarà diffusa il 23 giugno) per avere dati più aggiornati sulla previdenza complementare italiana. Va infine segnalato che in Argentina, contro la volontà del Presidente Milei, il Parlamento ha varato un aumento una tantum delle pensioni pari al 7,2% e un adeguamento del bonus erogato a chi percepisce la minima.



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