La giornalista Rossana Luttazzi, vedova del mitico Lelio Luttazzi, ospite ieri sera negli studi del programma di Rai Uno, S’è fatta notte, condotto da Maurizio Costanzo. Rossana ha raccontato come i due si siano conosciuti, una sorta di colpo di fulmine: “Io lavoravo a Il Giornale, ci siamo conosciuti a casa di un’amica giornalista, io ero molto più giovane di lui ma abbiamo deciso che saremmo stati insieme e lo siamo stati per 36 anni, ci siamo sposati ed è stata una favola. Il nostro amore nacque un po’ per caso – ha aggiunto la vedova Luttazzi – a questa cena da una mia collega, molto semplicemente devo dire”.
Ma come era Lelio Luttazzi nel privato? “E’ nato a Trieste, ha vissuto adolescenza e giovinezza nella Trieste austera e colta del tempo, Trieste è stata la patria di Svevo, Joyce… arrivava da quella cultura, e da quell’educazione molto severa che aveva avuto dalla mamma, era orfano di padre a 3 anni: era molto preciso, attento ma di una simpatia incredibile, travolgente, aveva un senso dell’umorismo incredibile”. Si è quindi parlato delle vicende giudiziarie in cui Lelio Luttazzi era finito, ingiustamente invischiato: “Lelio è morto nel 2010 e ha passato dai 70 in poi a far cause, poche lire ma enorme soddisfazioni. Ha continuato tutta la vita a far cause, ogni volta che veniva preso qualcuno con la cocaina o con la bottiglietta delle acque minerali, tiravano fuori sempre l’arresto di Walter Chiari e di Luttazzi: fu l’anno zero per Lelio quello dell’arresto”.
ROSSANA LUTTAZZI: “LA FONDAZIONE IN SUO ONORE”
Poi Rossana Luttazzi ha aggiunto: “Io ho avuto nella mia vita solo un’idea geniale, di aver capito che quando lui era morto di creare una fondazione vera non solo per ricordarlo ma anche per realizzare molti progetti in favore dei giovani che Lelio amava molto”.
Sugli anni duri dopo il carcere ingiusto: “Ci sono voluti anni, quasi una vita, però poi in particolar modo devo dire che un grande cambiamento in Lelio c’è stato quando decise di tornare a Trieste nel 2008, e la grande amicizia con Vaime l’aveva aiutato molto, parlavano molto e spessissimo”. Rossana Luttazzi ammette di sentire ancora oggi la mancanza del marito: “A me manca tutto di lui tutt’ora, la sua cultura, il suo senso dell’umorismo, sento sempre le sue musiche, vedo i dvd, ascolto i cd, è sempre con me”.