La meningite ha portato la Camera alla profilassi anche se il panico è stato domato dalle rassicurazioni del Ministero della Salute. La deputata Federica Zanella, di Forza Italia, ha voluto approfondire il caso mandando un appello all’AdnKronos: “Nonostante non fossi presente a quel convegno mi sono subito preoccupata di capire se contatti di contatti possono portare a contagi. Non ero presente, ma stiamo cercando di capire chi ci fosse. Ci sono dei colleghi che giustamente chiedono la certificazione ufficiale sull’assenza di rischi”. Le sue parole fanno sapere come la situazione sia molto complicata e che ci sia una sorta di psicosi tra i presenti. Vedremo se arriveranno ulteriori notizie che possano chiudere definitivamente la situazione. Il ragazzo colpito da meningite intanto è ricoverato al Policlinico Gemelli e sembra che le sue condizioni siano in miglioramento lento ma costante. (agg. di Matteo Fantozzi)
CACCIA AL CIPROXIN
Dopo la paura di ieri, che stando alle cronache parlamentari per qualche deputato si è trasformata in psicosi, il caso del ragazzo ricoverato per una forma di meningite meningococcica a seguito di un convegno a cui aveva partecipato alla Camera sta rientrando. Dopo che è stata decisa la profilassi per i presenti e anche il presidente Roberto Fico e il sottosegretario alla Presidenza dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, hanno preso il Ciproxin, nonostante già nella giornata di ieri si era parlato di un bassissimo rischio di infezione, sono arrivate anche le parole di Giulia Grillo, titolare del dicastero della Salute che ha colto l’occasione per invitare giovani e adolescenti a fare il vaccino anti-meningite “anche se non obbligatorio”. La ministra in quota Movimento 5 Stelle ha aggiunto al suo appello che la meningite non va sottovalutata dal momento che “può avere anche esito fatale e quindi bisogna stare molto attenti anche alla gestione dell’ammalato”. (agg. di R. G. Flore)
PROFILASSI TRA I DEPUTATI
Si è scatenato una sorta di panico “ordinato” alla Camera dei deputati dopo la notizia che uno dei ragazzi presenti al convegno sulla Shoah tenutosi nei giorni scorsi aveva contratto la meningite. Come riportato da Il Messaggero, immediatamente è scattata la corsa all’infermeria: tutti a caccia del Ciproxin, l’antibiotico utilizzato per fare la profilassi. Pare che il presidente Fico, per quanto invitasse tutti alla calma, sia stato il primo ad ingerire il farmaco. Eppure le pillole di Ciproxin ad un certo punto sono diventate il bene rifugio. Qualcuno è arrivato a chiamare il medio curante: “Siedo in aula affianco a un bravo collega che l’altro giorno è andato al convegno. E’ meglio se non gli sto vicino? Se mi abbraccia che cosa devo fare?”. Prendere l’antibiotico, la risposta. Come hanno fatto tra gli altri Fico, Giorgetti e Bussetti. (agg. di Dario D’Angelo)
MENINGITE ALLA CAMERA, RISCHIO PSICOSI
È allarme meningite alla Camera con la profilassi disposta per chi si trovava all’interno della stessa durante il congresso dove era presente il ragazzo colpito dalla patologia. Nonostante i rischi siano davvero moto bassi e arrivino delle notizie rassicuranti si potrebbe presto sviluppare una psicosi come capita spesso in queste situazioni. Il Ministero della Salute sta osservando con attenzione quello che accade e presto potrebbe dare disposizioni su come muoversi. Al momento però la situazione sembra davvero molto tranquilla e non dovrebbero esserci problemi in merito a un possibile contagio. Notizie rassicuranti arrivano anche dal ragazzo che sembra essere totalmente fuori pericolo anche se dovrà effettuare le cure del caso. Ora si trova ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dove viene monitorato con grande attenzione. Vedremo se arriveranno ulteriori notizie in merito nelle prossime ore per aggiornare quello che è il caso del giorno. (agg. di Matteo Fantozzi)
“16ENNE NON È IN PERICOLO”
Profilassi di pillole e antibiotici per i parlamentati dei diversi gruppi presenti al convegno tenutosi alla Camera e al termine del quale un ragazzo è stato immediatamente ricoverato al Policlinico Gemelli con quelli che erano i sintomi di una meningite meningococcica. Tuttavia, al di là dello spavento, pare che i rischi di infezione per i deputati e per lo stesso presidente di Montecitorio, Roberto Fico, siano bassissimi mentre notizie rassicuranti arrivano anche dalla stessa struttura sanitaria capitolina, dove il 16enne si trova in questo momento: stando a quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero per fortuna critiche anche se pure nel suo caso è stata messa in atto la profilassi non solo nell’istituto di istruzione superiore che frequentava ma pure nella palestra dell’impianto. (agg. di R. G. Flore)
“BASSO RISCHIO DI INFEZIONE”
Profilassi obbligata non solo presso la scuola frequentata dal giovane ragazzo ricoverato oggi a Roma per meningite meningococcica dopo aver partecipato a un convegno sul tema della Shoah a Montecitorio: infatti anche tra i deputati presenti è scattata la procedura, stando a quanto comunicato dal Dipartimento di Prevenzione del Servizio Igiene e Sanità Pubblica Asl Roma 1, sottolineando comunque che il livello di rischio di una infezione è ritenuto al momento “molto basso”; per quanto riguarda il 16enne che frequenta l’Istituto Superiore ‘Tommaso Salvini’ e che è stato immediatamente ricoverato presso il Policlinico Gemelli della Capitale, pare che comunque le sue condizioni per fortuna non siano critiche. Per i politici presenti al convegno alla Camera, invece, solo uno spavento e il dover seguire ora alcune procedure di profilassi di routine come prescritto dal Ministero della Salute, tra cui il monitoraggio nei prossimi giorni di eventuali sintomi e l’assunzione di determinati farmaci. (agg. di R. G. Flore)
PROFILASSI A MONTECITORIO
L’allarme meningite che in questi giorni sta interessando molte parti d’Italia si è diffuso fino alla Camera dei Deputati. Montecitorio è stata coinvolta però non dal punto di vista legislativo, ma direttamente per un caso di un ragazzo che ha preso parte al convegno “Trasmettere e insegnare la Shoah è impossibile?” tenutosi il 25 gennaio che, secondo quanto comunicato dall’amministrazione ai dipendenti della Camera, “successivamente è stato ricoverato per meningite meningococcica”. Com’è naturale che sia in casi del genere, lo spavento ha coinvolto deputati e commessi presenti all’evento in questione, con il Dipartimento di prevenzione della Asl Roma 1, competente per territorio alla Camera dei deputati, che ha fatto presente a quanti avevano preso parte all’evento del rischio di aver contratto l’infezione. I medici hanno chiarito che la possibilità di aver preso la malattia era basso, ma in via precauzionale ha ritenuto di invitarli a effettuare la profilassi.
MENINGITE ALLA CAMERA: I PRESENTI
Oltre al Presidente della Camera, Roberto Fico, chi era presente al convegno “Trasmettere e insegnare la Shoah è impossibile?”, successivamente reso celebre perché Carla Ruocco, deputata 5 Stelle, aveva chiesto di essere invitata “tra le autorità”, con una email finita per errore nelle caselle postali di tutti i deputati. Secondo Il Corriere della Sera, vi erano tra gli altri il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni. “Il medico competente della Camera dei deputati”, spiega il comunicato della Camera, firmato da Aldo Stevanin, consigliere Capo del Servizio per le competenze dei Parlamentari, “sarà comunque a disposizione per fornire ogni chiarimento ed informazione martedì 29 gennaio 2019, dalle ore 12 alle 1”.