Oggi, 7 agosto, si celebra San Gaetano Thiene, patrono di numerosi Comuni, fra cui Napoli, Ponzano Veneto, Trezzo sull’Adda, Lizzano, Poggio Mirteto, Montemiletto, Ariano nel Polesine, Campo nell’Elba, Portopalo di Capo Passero e Serrastretta e protettore dei disoccupati. Il sacerdote nel capoluogo regionale della Campania si dedicò a opere di carità, adoperandosi soprattutto per i malati incurabili, promuovendo associazioni finalizzate alla formazione religiosa dei laici e istituì i Chierici regolari per il rinnovamento della Chiesa, rimandando ai suoi discepoli il dovere di osservare lo stile di vita antico degli Apostoli.
La preghiera a lui dedicata è la seguente: “O glorioso San Gaetano, che hai amato il Signore con cuore puro ed ammirabile distacco dal mondo, intercedi presso Dio, affinché noi pure, imitando le tue virtù, possiamo raggiungere la gloria”. Nato a Vicenza nel 1480, sin dal suo primo vagito la madre, Maria Porta, lo consacrò alla Beata Vergine Maria, impartendogli un’educazione totalmente imperniata sulla religione.
SAN GAETANO THIENE, 7 AGOSTO: OGGI RIPOSA A NAPOLI
San Gaetano Thiene venne mandato a studiare a Padova, ottenendo la laurea dottorale in Teologia, anche se la sua vocazione era quella di vivere nella totale umiltà, tanto da ritirarsi a vita privata e devota a Roma. Fu eletto protonotario apostolico, accettando la nomina unicamente per obbedienza al Papa. Esaurito quell’incarico, ritornò nuovamente nella sua patria per mettersi al servizio dei poveri e degli ammalati. Poi, fece ritorno nella Capitale e, insieme ad alcuni suoi compagni, compose alcune regole per presentarle al Papa, approvate nel 1524.
Quando a Roma scoppiò la guerra, si recò a Venezia, fondando un suo convento, poi si diresse a Napoli, dove compì le sue ultime fatiche apostoliche e dove oggi riposano le sue spoglie. Nella città partenopea si trova anche il principale convento fondato da lui. Ai medici presenti attorno al suo capezzale, si dice, San Gaetano Thiene rispose: “Il mio Signore e Salvatore è morto sulla croce: lasciatemi almeno morire sulla cenere”. Era il 7 agosto 1547, quando San Gaetano spirò e conobbe la gloria riservata ai Beati.