Sanremo, la Rai costretta a trattare: bocciato il ricorso, il Comune al centro del futuro del Festival. Cosa sta succedendo davvero.
Continua l’epopea sul Festival di Sanremo, che sta rischiando di non essere più della Rai. Il Consiglio di Stato, infatti, si pronuncerà a breve su quanto uscito dal Tar Liguria, il quale aveva dichiarato illegittimo il monopolio della kermesse alla storica emittente. Da quel momento, nonostante il panico iniziale, nessuno avrebbe mai pensato ad un possibile spostamento di rete per l’evento musicale più importante dell’anno, eppure non è stato proprio così.
L’esito è impietoso: tutti gli appelli che Rai e Rai Pubblicità insieme al Comune di Sanremo sono stati respinti. Ciò vuol dire che si proseguirà davvero con una gara pubblica che potrebbe assegnare il Festival a qualcun altro già dal 2026. Peccato che l’unica a manifestare il suo interesse sia stata Rai. Sì, avete capito bene, l’azienda pubblica parteciperà da sola alla gara e alla fase negoziale. Nonostante ciò, sembra che Rai dovrà pagare molto di più rispetto all’esclusiva per gli anni passati dato che per i prossimi tre anni il Comune chiederà di più.

Sanremo, la gara è aperta: Rai costretta a porre limiti?
Bisogna chiarire che l’accordo non sarà in alcun modo automatico, anzi, Sanremo potrebbe pretendere vantaggi maggiori rispetto a prima facendo riferimento a quanto detto dai giudici. Intanto, Rai potrebbe porre dei limiti contrattuali per non pagare così tanto di più. Insomma, un bailamme che nessuno prima si sarebbe aspettato. C’è da precisare che in questo ‘gioco’ tutti avranno margini di manovra e potranno far valere le proprie richieste anche se la trattativa si baserà in primis su chi manifesta maggiore interesse nell’avere la kermesse. Dunque, non ci resta che attendere ancora un po’ per scoprire cosa succederà al Festival di Sanremo nei prossimi tre anni. Rimarrà di Rai?
