Quella di lunedì 22 settembre 2025 sarà una giornata di passione tenendo conto che si terrà uno sciopero generale di 24 ore: tutto i dettagli
Dopo lo sciopero di venerdì 19 settembre nella giornata di lunedì 22 settembre ci sarà una nuova mobilitazione generale, uno sciopero di 24 ore indetto dalle principali sigle sindacali. Si tratterà di uno stop che potrebbe avere delle pesanti ripercussioni sulla vita dei cittadini, tenendo conto che riguarderà numerose categorie sia pubbliche che private, compresi i trasporti. Chi incrocerà le braccia saranno sicuramente i ferrotranvieri, con lo sciopero generale che è già stato proclamato da Trenitalia, Ferrovia dello Stato ma anche Trenord e Tper, di conseguenza occhio ad organizzarvi per tempo se lunedì 22 settembre 2025 doveste prendere per forza di cose il treno.
Come sempre si consiglia di controllare il sito web ufficiale o i canali social delle varie sigle, eventualmente chiamando al numero verde. Saranno possibile cancellazioni ma anche orari modificati e ritardi, per la classica giornata di passione per i lavoratori. A complicare ulteriormente la situazione, le manifestazioni previste da parte delle università, con il rischio di rendere il traffico nelle grandi città piuttosto difficoltoso. Lunedì 22 settembre ci sarà lo sciopero anche di Atm, l’azienda dei trasporti pubblici di Milano, di conseguenza stop a metro, bus e tram, con il servizio che dovrebbe essere garantito nelle classiche fasce di garanzia, quindi fino alle 8:45 e poi dalle 15:00 alle 18:00.
SCIOPERO LUNEDI’ 22 SETTEMBRE 2025, ECCO PERCHE’
Ma perchè si sciopererà lunedì 22 settembre 2025? La manifestazione potrebbe essere rilevante visto che si scenderà in piazza in favore di Gaza e della crisi umanitaria degli ultimi due anni, dopo il conflitto fra Hamas e Israele. Si tratta di una risposta all’intensificarsi del conflitto, così come deciso dal primo ministro israeliano Netanyahu, che settimana scorsa ha fatto partire l’offensiva finale, con una storica invasione di Gaza City.
Uno sciopero legittimo ovviamente ma che ha fatto storcere il naso al ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, secondo cui la manifestazione non “può essere fatta sulla pelle dei lavoratori”. Fra le categorie che sciopereranno anche la scuola, la sanità e in generale la quasi totalità dei comparti pubblici.