A scuola Marim aveva interrotto la prof, candidandosi a spiegare l’origine dell’islam a tutta la classe. La prof l’aveva presa sul serio
Dopo la scuola, Marim era arrivata nel centro di aiuto allo studio in ritardo, aveva un appuntamento con Carlo per studiare insieme storia, perché incombeva l’ultima interrogazione dell’anno.
“Scusami tanto per il ritardo” aveva detto entrando nell’aula.
“Cos’è successo?” aveva invece chiesto Carlo, testimoniandole di essere più attento a lei che non alle regole.
“Mi sono fermata a parlare con l’insegnante di storia” aveva risposto Marim. “C’è una novità” aveva aggiunto, fermandosi un attimo e suscitando una certa suspence.
“Cioè?” aveva chiesto Carlo “cosa hai fatto?”
“Ho fatto una follia e ora mi sono pentita.”
“Spiegami, non lasciarmi sulle spine!”
Marim si era fermata un attimo e dopo aver ripreso le forze aveva spiegato cos’era successo la mattina in classe. L’insegnante aveva cominciato a spiegare il mondo arabo quando Marim, ad un tratto, forse senza sapere bene nemmeno lei perché, aveva alzato la mano e aveva proposto alla professoressa di lasciare a lei, egiziana e musulmana, il compito di spiegare il mondo arabo e l’origine della religione musulmana.
L’insegnante era rimasta molto sorpresa, non se lo aspettava, men che meno da Marim, però aveva accettato al volo la sua proposta. Le aveva dato una settimana di tempo per prepararsi a fare la lezione su un momento così importante della storia del mondo.
“Bello!” aveva esclamato Carlo.
“Come bello?” aveva reagito Marim “mi sono messa nel guai!”
“Invece è proprio bello, un modo positivo di stare in classe! Puoi far capire a tutti ciò che vivi!”
“Sì però mi sono messa nei guai” aveva ribadito Marim.
“Ma che guaio! Hai fatto una cosa stupenda, hai fatto vedere a tutti cosa vuol dire stare in classe. Una bellissima testimonianza la tua, hai voluto contribuire alla vita della classe”.
Marim aveva condiviso il giudizio di Carlo, però ora sentiva una forte preoccupazione.
“Ma perché sei così preoccupata?” le aveva chiesto allora Carlo, che voleva capire dove stesse il problema. “In fondo devi parlare di ciò in cui credi!” aveva aggiunto allora cercando di rassicurarla.
“Sono preoccupata perché voglio essere all’altezza della proposta che ho fatto. Devo studiare per essere pronta a spiegare tutta la storia, che so a grandi linee. Devi aiutarmi.”
“Io? Ma tu ne sai più di me, è la tua storia, la tua religione” aveva risposto Carlo schernendosi un po’.
“Ma tu mi puoi aiutare a dire bene ciò in cui credo!” aveva ribadito Marim mettendo Carlo con le spalle al muro.
“Ma no!” aveva reagito Carlo.
“Invece sì, perché tu hai capito come mai l’ho proposto, io che faccio fatica a studiare”.
“Touché!” si era arreso Carlo e si era messo con lei a preparare la sua “lezione” sul mondo arabo e su Maometto.
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