Sentieri Selvaggi è ritenuto uno dei più grandi film della storia del cinema e il migliore di John Ford. Protagonista, il leggendario John Wayne

Sentieri Selvaggi, film su Rete 4 diretto da John Ford

Sabato 7 giugno, su Rete 4 alle ore 16:30, il pomeriggio è all’insegna del western d’autore con un capolavoro del genere, Sentieri Selvaggi, del 1956. Il film è stato inserito dall’American Film Institute tra i 100 film americani migliori di tutti i tempi, al 12° posto. La regia è di John Ford, vincitore di quattro Oscar e considerato uno dei più importanti esponenti della storia del cinema, con pellicole come Ombre Rosse (1939) e Furore (1940), ma che trovò il suo apice proprio con questo film, ritenuto a ragione il suo più riuscito.



Il soggetto è tratto dal romanzo The Searchers, scritto da Alan Le May, mentre la sceneggiatura è di Frank S. Nugent, fidato scrittore per la scena di Ford che con lui realizzò anche Il massacro di Fort Apache (1948), Furore, Storie irlandesi (1957) e molti altri. Le musiche sono degne di nota, perché realizzate da Max Steiner, famoso per aver composto le più belle colonne sonore mai sentite, come quella di Via col Vento, e vincitore di tre Oscar su 26 candidature. La casa di produzione è la Warner Bros.



Il protagonista indiscusso di Sentieri Selvaggi è John Wayne che con Ford strinse un lungo sodalizio dal 1928 al 1963, con più di 20 film all’attivo. Ad affiancarlo, ci sono Jeffrey Hunter, idolo del pubblico femminile dell’epoca che lavorerà nuovamente con Ford ne L’ultimo urrà (1958) e I dannati e gli eroi (1960); Vera Miles, che girerà con lo stesso regista ne L’uomo che uccise Liberty Valance (1962), e Nathalie Wood di cui si ricorda la prematura e tragica scomparsa, ancora oggi avvolta nel mistero.

La trama del film Sentieri Selvaggi: basata sulla vera storia dei rapimenti di ragazze bianche da parte dei pellerossa

Sentieri Selvaggi è ambientato in Texas, nell’anno 1868 alla fine della lunga guerra di secessione. Il protagonista, Ethan Edwards, può far ritorno dalla sua famiglia dove ci sono il fratello Aaron e sua moglie Martha con le loro figlie Lucy e Debbie, e i suoi figli Ben e Martin, quest’ultimo adottivo e discendente dai pellerossa, motivo per cui Ethan, che nutre un odio viscerale per gli indiani, non lo vede di buon occhio.



Appena rientrato, è però già ora di ripartire, perché al ranch giunge il capitano Clayton per chiedere ad Aaron e Martin di arruolarsi contro una banda che sta compiendo razzie del bestiame nei dintorni. Ethan scopre che gli autori dei furti potrebbero essere tra i Comanche e così, dato che non vede l’ora di vendicarsi dei nativi, decide di partire con Martin al posto del fratello.

L’intuizione era quella giusta: i pellerossa stanno creando scompiglio nella zona per attirare i coloni e prendere possesso delle loro fattorie. Infatti, un gruppo di loro approfitta dell’uscita degli uomini per attaccare l’abitazione, uccidere quelli rimasti e rapire le donne della famiglia.

Dopo essersi resi conto dell’accaduto, la banda composta da Ethan, Martin e Brad (il fidanzato di Lucy) riparte alla volta degli indiani. Purtroppo, in questa ricerca, il protagonista trova il cadavere della giovane Lucy e Brad, impazzito dal dolore, parte da solo per affrontare i Comanche ma viene a sua volta ucciso.

La ricerca è lunga e insidiosa, ma Ethan non ha intenzione di abbandonarla e così ritrova Debbie, cresciuta e ormai sposa del capo Scout.

La ragazza ormai si è integrata alla vita con i nativi e non ha nessuna intenzione di seguire i suoi familiari, fino a quando, dopo un attacco violento degli Scout in zona, Debbie viene lasciata andare, per essere infine accolta da Ethan e riportata a casa.