Quel sinistro incrociato al Bernabeu che portò l’Inter in vetta al mondo è ancora impresso nelle menti degli appassionati di calcio. Inter Independiente 1-0: rete di Mariolino Corso. Un personaggio umile, schivo, ma sicuramente fra i cinque calciatori più forti al mondo negli anni Sessanta. Pelè disse apertamente che avrebbe voluto giocare con lui. Visione di gioco, capacità di posizionarsi in campo, tocco magico con un sinistro che nell’epoca moderna ha trovato paragone solo in Maradona. Inventore del calcio di punizione a foglia morta che tutti gli over 60 ricordano. Dopo una rete contro Israele, venne da costoro definito “il sinistro di Dio”. Ci ha lasciati. Caro Mariolino, che ti sia lieve la terra.
Nel frattempo, attenuatasi la tragedia prodotta da Covid-19, è ripreso il campionato di Serie A. La logica sarebbe stata azzerare tutto e arrivederci a settembre. Però comprendiamo che lo sport non è solo passione ma anche una parte importante dell’economia. Allora avanti a porte chiuse che è un insulto alle gare, pare siano giocate su altri pianeti. Sic est, senza i soldi delle televisioni saremmo al fallimento delle squadre. Il grande merito della ripresa del campionato è la diminuzione dei talk show televisivi. Si parlava esclusivamente di virus, con la presenza di virologi spesso in contrasto fra loro. Finalmente si è devirologizzata la televisione!
Un accenno alla coppa Tim. Si sono giocate semifinali e finale. Il miglior gioco è stato espresso dalla Beneamata, la vittoria è andata al Napoli. Gattuso ha imposto alla squadra un gioco che viene definito superato, difesa e contropiede, ma che quasi sempre porta a vincere. Siccome il fine del gioco è la vittoria, giudicate voi. Per me viva Gattuso! Per i Gobbi triplete rinviato, quanto mi spiace…
Pronti, via per la Serie A e la Dea si è mangiata il Sassuolo. Troppo rapido e preciso il gioco dei bergheimer per l’approssimativo Sassuolo. Tra una partita e l’altra il Governo ha convocato gli Stati Generali per capire come risolvere la pandemia economica che sta colpendo il nostro Paese rischiando di creare tensioni sociali dirompenti. Pensavo che, avendo creato una apposita commissione presieduta da Colao, sarebbero state sufficienti ed applicate le indicazioni di tale gruppo. Invece Conte ha ritenuto necessario approfondire una vicenda che parrebbe chiara: bisogna rilanciare la domanda. Per far ciò sono necessarie tre cose: meno burocrazia per costruzioni e grandi investimenti statali in edilizia generale, compresi ponti, ristrutturazione strade, case; incentivi al ricambio nell’automotive. Vanno agevolati indistintamente gli acquisti di auto euro sei, ibride ed elettriche; liquidità in tempi rapidissimi alle aziende, obbligate al fermo per due mesi, al fine di compensarle del mancato fatturato e aiutarle nella necessità di proseguire l’attività di ricerca, innovazione e presentazione dei prodotti al mercato.
All’avvicinarsi della notte sono ritornati in campo i calciatori con le maglie del colore del cielo e della notte: i bauscia! Subito la Beneamata in rete con Eriksen, annullato. Grande azione al decimo: Lautaro, Lukaku, Eriksen, Lukaku go-go-goal!
Nerazzurri schierati in modo inusuale per l’assenza di Brozovic. Due mediani, Barella e Gagliardini davanti alla difesa e il figlio di Erik, in grande spolvero, a supportare le punte. Sampdoria in grande difficoltà. Alla mezz’ora Lautaro mostra che la brutta gara disputata in Coppa Tim è stata una casualità. Infatti, su grande azione di Lukaku e tocco di Candreva spedisce in rete la palla del raddoppio. Ranieri reimposta i blucerchiati con un 4-5-1 ma con risultato scadente, l’Inter pare in serata irresistibile.
Pare, ma lo è solo per un tempo. La Samp ad inizio ripresa prende campo e con un poco di fortuna dimezza le distanze. Poi poco da dire. L’Inter evita di segnare la terza rete, deve far soffrire i propri tifosi altrimenti non sarebbe l’Inter. Finisce con una vittoria per i milanesi che ora hanno la certezza di aver trovato un grande campione: Eriksen.