Il web è spaccato in due: chi piange ascoltando Quando sarai piccola di Simone Cristicchi e chi invece trova la canzone falsa e ricattatoria
Se Sanremo 2025 fosse scevro da polemiche che Festival sarebbe? Hanno poco da dire sui canali televisivi che Carlo Conti ha riportato la canzone al centro perché mai come negli anni scorsi la musica è stata la protagonista: i dischi d’oro e gli stream ottenuti dai vari artisti lo possono certificare. A essere al centro di una grande polemica, ora, è il cantautore Simone Cristicchi con il suo testo Quando sarai piccola.
Il web è letteralmente spaccato in due: chi piange ogni volta che il cantante sale sul palco dell’Ariston e chi invece non ci sta e rifiuta di essere ricattato dal punto di vista emotivo. Un utente su X scrive: “La sua probabile vittoria ripotrebbe Sanremo indietro di vent’anni. Una non canzone con un testo senza metafore”, sottolineando come lui non si muova di un passo sul palco, facendo fare tutto al pubblico in sala, che piange copiose lacrime come a comando, per finire con una timida (e sgangherata) standing ovation.
Simone Cristicchi, polemica sulla sua canzone: “Testo banale e voce stonata”
Sanremo 2025 è ancora, fino a prova contraria, il Festival della Canzone Italiana: si può definire tale Quando sarai piccola di Simone Cristicchi? Stando a tantissimi utenti di X no perché la melodia sembra appiccicata sotto al testo per giustificare la sua partecipazione al Festival inoltre “la voce è stonata e il testo è banale”. E a proposito del testo c’è chi lo ha analizzato e lo ha messo a paragone con quello di Brunori Sas che è decisamente più ricco di metafore e immagini suggestive. Intanto il cantante è al centro di una polemica per alcune frasi sui Festival di Amadeus.
Selvaggia Lucarelli durante il DopoFestival ha criticato il brano Quando sarai piccola trovandolo retorico e ampolloso. Il cantante si è difeso dicendo che non voleva cantare una cartella clinica, ma racontare un piccolo spaccato di quotidiano rendendolo universale con la poesia. Ma quest’ultima è composta da metafore, similitudini, che vanno a creare suggestione: il suo testo lo fa oppure no? Ai coevi l’ardua sentenza.
