NUOVI SONDAGGI SULLE ELEZIONI FEDERALI GERMANIA 2025: L’AFD CONTINUA A CRESCERE, LINKE E LIBERALI FUORI DAL BUNDESTAG
È tutt’altro che lontana la data delle Elezioni Federali 2025 in Germania, con il voto anticipato per la caduta del Governo Scholz che impone una serrata analisi anche sui sondaggi politici elettorali: ed è proprio dalla continua rassegna di intenzioni di voto che emerge una crescita continua dell’AfD, il partito della candidata cancelliera Alice Weidel al centro delle polemiche in tutta la Germania (e pure oltre confine). Sebbene non sia il primo partito tedesco, posizione saldamente dominata dalla CDU di Merz, l’Alternative fur Deutschland cresce continuamente nei consensi e incarna la vera “alternativa” al duopolio tradizionale tedesco, tra i cristiano-conservatori e la socialdemocrazia.
Secondo gli ultimi sondaggi condotti da INSA verso le Elezioni Federali Germania 2025 – raccolti tra il 10 e il 13 gennaio – l’unione tra CDU e CSU bavarese avanza di un punto secco rispetto alla scorsa settimana, con il complessivo 31% di consensi che dovrebbe garantire il ruolo di partito di maggioranza relativa nel prossimo Bundestag dopo il voto del 23 febbraio. Ma è il 22% dell’AfD di Weidel al secondo posto che continua a stupire osservatori ed elettori stessi: la crisi di Scholz con la SPD crollata al 15% è sempre più profonda, e non viene mitigata dal 13% dell’alleato nel Governo “semaforo”, i Verdi di Baerbock e Habeck. Bene ma ancora non benissimo la neo-populista di sinistra, Sahra Wagenknecht, che dopo l’uscita di scena dalla LINKE si piazza al 6,5% con il suo partito BSW: fuori invece dal Parlamento perché sotto sbarramento, ad oggi secondo i sondaggi politici INSA, tanto i Liberali del FDP al 4% quanto la Sinistra tedesca al 3,5%.
I PIANI DI SCHOLZ, IL “CASO MUSK” E I DILEMMI PER MERZ: COSA C’È OLTRE I SONDAGGI IN GERMANIA
Sempre rimanendo sui sondaggi Elezioni Germania 2025, condotti da INSA Poll all’inizio di questa settimana, la crescita costante della destra radicale tedesca rappresenta un rebus importante per la CDU di Merz, che salvo cataclismi dovrebbe essere nominato cancelliere dopo le urne cercando un accordo di Governo stabile. La BILD, commentando questo ultimo sondaggio, definisce “pericoloso” il dato su AfD per la tenuta del partito conservatore di Friedrich Merz: avendo il leader CDU escluso per il momento un accordo con Alice Weidel post-Elezioni, potrebbe dover rivedere le priorità per non trovarsi in uno stallo altrettanto “pericoloso”.
Al netto delle fortissime polemiche sull’endorsement di Elon Musk per AfD, sono le parole dell’ex commissario francese Breton a scuotere la politica tedesca ed europea: aver sostenuto che, in caso di vittoria di Weidel, si dovrebbe intervenite per bloccare l’esito del voto «come fatto in Romania» è un boomerang “letale” per le forze europeiste e progressiste. Sebbene l’ex uomo forte di Macron in UE non abbia diretto ruolo di governo, le parole usate evocano l’accusa che l’AfD rivolge da tempo contro i partiti tradizionali in Germania: un accordo per “escludere” la destra dall’apparato democratico è quanto avrebbe fatto accrescere i consensi dell’AfD in questo ultimo periodo, unito alla crisi economica stagnante e al problema non da poco dell’immigrazione incontrollata. I sondaggi politici verso le Elezioni in Germania non dicono tutto ma dicono sicuramente molto dell’attuale scenario: un Governo di destra-centro al momento è da escludersi per la via tracciata da Merz, eppure resta l’opzione principale e meno “complicata” guardando i numeri e i consensi dell’elettorato. In tal caso, Bruxelles (e la tedesca Von der Leyen) come si comporteranno?