Il Barometro Demopolis sui sondaggi politici di aprile 2025: la frenata di Meloni e Schlein con "natura diversa". Centrodestra tiene, M5s non allunga

IL BAROMETRO DEI SONDAGGI POLITICI DI APRILE 2025: LE DIFFICOLTÀ (DIVERSE) DI MELONI E SCHLEIN

Con un maggio 2025 che si prospetta molto fitto e teso per le Elezioni Amministrative e la strada verso i Referendum abrogativi, il “Barometro” dei sondaggi politici Demopolis pubblicato sul mese di aprile appena passato dà il senso di una comune “défaillance” con però diversa natura tra Giorgia Meloni e Elly Schlein. La prima dopo una crescita amplia e praticamente infermabile per da ben prima della nomina a Presidente del Consiglio frena la corsa e si attesta attorno a quota 29-30%; la seconda, dopo aver ereditato un Pd al collasso dopo le Elezioni, ha avuto il merito di dare una traccia più progressista al partito portandolo alle soglie del 24%, ma calando vistosamente in questi primi mesi del nuovo anno.



Se infatti si votasse oggi per le Elezioni politiche, i sondaggi politici del Barometro di aprile danno un distacco ancora piuttosto ampio tra le due principali leader del Parlamento: il 29% di Fratelli d’Italia sopravanza il 23% del Partito Democratico, un distacco ancora di 6 punti percentuali che pesano tutti specie in vista di prossime Elezioni amministrative Comunali, e guardando più avanti, verso le Regionali e le Politiche di fine legislatura. Dal 26% raggiunto nel 2022 da FdI, il partito di Giorgia Meloni – complice la tenuta del Governo e i successi diplomatici in politica estera di questi due anni e mezzo – è cresciuto fino al picco massimo nel febbraio 2025, con lieve calo ora al 29%.



Per quanto riguarda invece l’evoluzione del Pd di Schlein nei sondaggi politici raccolti da Demopolis a fine aprile 2025, il trend Dem è rimasto tutto sommato in stallo dalle ultime Europee 2024, calando tra aprile e maggio fino al 23% e incapace finora di rappresentare una vera alternativa alla coalizione che governa Palazzo Chigi. Il “campo largo” fatica ad imporsi anche perché ad oggi fatica a comprendere chi possa aderirvi, nonostante l’appello ostante ad un’unità “anti-Meloni” da mettere in campo nei prossimi anni.

NON DI SOLO FDI-PD VIVONO I SONDAGGI: DALLE COALIZIONI AL FUTURO DEL CAMPO LARGO

Il resto dei partiti, guardando sempre al Barometro dei sondaggi politici Demopolis, non vede grandi “picchi” in questo ultimo mese appena concluso: la Lega all’8,9% rimane aggrappata all’alleato Forza Italia, ferma al 9% e dietro al Movimento 5 Stelle di Conte che con l’11,6% non sembra riuscire a recuperare i voti pesi dal Pd in questi anni.



Osservando le intenzioni di voto generali raccolte da Demopolis ad inizio maggio sul mese precedente, occorre aggiungere l’ulteriore “stallo” al campo largo progressista con l’AVS ancora al 6,4% come ad aprile, mentre per Azione, Italia Viva e PiùEuropa il dato non va oltre il 3%. Calenda al 2,6%, Renzi al 2,5%, Magi e Bonino avanti di pochissimo sui Noi Moderati all’1,6%. L’affluenza resta molto bassa, come evidenziato anche alle ultime Elezioni Comunali in Trentino Alto Adige, con un 59% di italiani decisi ad esprimere il proprio voto al momento.

Dando infine uno sguardo alle coalizioni, i sondaggi politici di Demopolis confermano la “resistenza” di un Centrodestra che pur col calo di Meloni non scende sotto il 48%, a dispetto di un Centrosinistra che dovrà unire tutte le forze per poter realmente pensare di impensierendo l’esecutivo alle prossime Elezioni. Il 29,6% segna l’unione di Schlein, Verdi e Sinistra Italiana, con un M5s all’11,6% e con l’ex terzo polo che non andrebbe oltre il 6,5% se si presentasse nuovamente unito in un polo liberale.