I sondaggi politici Ipsos di fine marzo 2025: il riarmo UE "stravolge" le intenzioni di voto, con calo di FdI e Pd, crescono Lega e Conte. Sui leader...

QUANTO INCIDE IL CAOS SUL RIARMO UE NEI PARTITI ITALIANI: GLI ULTIMI SONDAGGI POLITICI DI IPSOS

Ormai è un mese e oltre che discutiamo di quanto il dibattito sul riarmo in Europa incida sulle politiche interne ed internazionali dei vari Stati europei: eppure i sondaggi politici – da ultimi quelli di Ipsos per il “Corriere della Sera” – non fanno che dimostrare proprio l’assunto di partenza: il piano ReArm UE lanciato da Von der Leyen, e il recepimento dei singoli partiti, ha cambiato molto degli scenari interni anche nel nostro Paese.



Se è vero che il Centrodestra a livello generale continua a tenere un invidiabile consenso dopo oltre due anni e mezzo di Governo a Palazzo Chigi, le flessioni interne soprattutto di Fratelli d’Italia fanno capire come i cittadini siano allergici a temi come armi, guerre e difesa europea, preferendo invece ragionare su materie molto più pragmatiche e “vicine” come lavoro, tasse e welfare. Da qui la crescita dei partiti come Lega e Movimento 5Stelle che più di tutti si stanno opponendo alla logica di Bruxelles sul riarmo a tutti i costi: gli ultimi sondaggi politici raccolti da Nando Pagnoncelli raccontano proprio questo, un elettorato stanco di sentir parlare di guerre e future tensioni belliche, dando credito invece a chi proclama diplomazia e pace, dall’Ucraina fino al Medio Oriente.



Le intenzioni di voto raccolte entro il 27 marzo 2025 confermano l’andamento dell’ultimo periodo, con il calo di FdI dello 0,4% rispetto ai medesimi sondaggi politici Ipsos di un mese fa: Meloni tocca il punto più basso dalle Elezioni Europee, con il 26,6% che è anche nettamente più indietro rispetto alla media generale attorno al 30,5% degli altri istituti demoscopici ufficiali. Va decisamente peggio la principale avversaria della Premier, la leader Pd Elly Schlein che sprofonda al 21,5% perdendo un netto 1,1% di consensi in solo un mese: le divisioni interne sull’atteggiamento da tenere in merito a riarmo e guerre fanno perdere terreno ai Dem, con una buona dose di preferenze che si dirigono verso l’AVS di Fratoianni e Bonelli (al 6,3%, +0,3%) ma soprattutto verso il M5s di Giuseppe Conte.



GUERRA & NON SOLO: IL BORSINO SUI LEADER, CON MELONI AL 41% MA AL MINIMO DAL 2022. SCHLEIN SPROFONDA AL 25%

Nella settimana che culminerà con la piazza di Roma “contro tutte le armi”, gli ex grillini raccolgono nei sondaggi politici Ipsos il massimo consenso dal voto in Europa dello scorso giugno: il M5s sale infatti del 13,8% guadagnando lo 0,6% in 30 giorni. A far meglio però questo giro è la Lega di Salvini, con ben lo 0,9% di preferenze in più rispetto agli ultimi sondaggi Pagnoncelli e un 9% raggiunto che porta al sorpasso netto contro Forza Italia di Tajani (stabile attorno all’8,4%).

La spinta del vicepremier per ottenere un futuro europeo più vicino ai bisogni concreti dei cittadini e più lontano da armi e guerre inizia a pagare, per di più nella settimana che porterà al Congresso Federale del Carroccio previsto il 5-6 aprile 2025 a Firenze. Chiudono i sondaggi politici della settimana invece gli “stalli” dei centristi, da Calenda con Azione al 2,7% – comunque sopra dello 0,4% rispetto allo scorso mese – a Renzi che rimane fermo al 2,3%, davanti al 2% di PiùEuropa e all’1% di Noi Moderati con Lupi.

A chiosa finale sempre sui sondaggi politici del “Corriere” si segnala una modifica nei consensi anche a livello di leader nazionali, con il “borsino” Ipsos che segna il punto più basso per Giorgia Meloni da quanto siede a Palazzo Chigi (il 41%, comunque ancora nettamente prima leader del Paese). Segue a distanza la Presidente del Consiglio, il suo vicepremier in quota Fi: Tajani cala infatti al 29%, davanti al Presidente M5s Giuseppe Conte salito fino al 27%. Punto più basso invece per Elly Schlein al 25%, appena davanti all’altro vicepremier Salvini, cresciuto fino al 24% su scala nazionale.