I sondaggi politici di Euromedia dopo il caos dazi e riarmo: fiducia nel Centrodestra (trainata da Lega e FI), calo Meloni ma fa peggio il Pd. Gli scenari

I SONDAGGI POLITICI EUROMEDIA CONFERMANO IL CALO DI GIORGIA & ELLY: BENE LEGA E M5S DOPO IL CAOS UE

A costo di sembrare ripetitivi, i sondaggi politici di tutto questo ultimo periodo non fanno che confermare una sensazione generale nell’elettorato italiano: le mosse dell’Europa, dalle politiche green fino al riarmo, passando per la gestione del caos dazi, non convincono affatto i cittadini italiani che infatti non giudicano in gran fiducia né Ursula Von der Leyen né tutti quei partiti che in qualche modo stanno cercando di trovare una quadra con Bruxelles.



Se la Premier Giorgia Meloni con FdI finisce nel calderone con la perdita dello 0,4% in poco meno di un mese, i sondaggi politici condotti da Euromedia e pubblicati l’8 aprile 2025 su “Porta a Porta” conclamano uno sprofondo generale per il Pd di Elly Schlein che addirittura perde lo 0,9%, peggior partito nell’andamento dei consensi in queste ultime settimane. Le posizioni non chiare sul riarmo, i programmi all’opposizione che non decollano e una sfiducia interna tra le varie correnti sulla reale possibilità che la Segretaria possa guidare il partito contro la destra di Meloni, portano risultati ancora deficitari per la platea Dem.



Dopo l’ottima crescita dello scorso anno, Schlein si è come arrestata nelle preferenze finendo ora a galleggiare tra il 22 e il 23%, con Fratelli d’Italia sempre primo partito appena sotto quota 30 (29,6%): nei sondaggi politici raccolti da Euromedia per Rai 1 troviamo poi al terzo posto il M5s di Giuseppe Conte, risalito fino al 12% e convincente l’area più progressista del Pd per un potenziale ruolo di “federatone” dell’ipotetico futuro campo largo. Crescono però meglio dei 5Stelle sia la Lega che Forza Italia, ma anche Alleanza Verdi-Sinistra, tutti con quote positive nel differenziale dei sondaggi politici Euromedia di marzo e aprile 2025.



LA LEGA TRAINA IL CENTRODESTRA: SINISTRA IN “GIOCO” SOLO COL CAMPO “LARGHISSIMO”

Il Carroccio, sempre più in salute dopo il Congresso Federale che ha confermato Matteo Salvini leader per altri 4 anni, ottiene il massimo salendo al 9,5% e superando Forza Italia di Tajani (al 9,4%) dopo le politiche di critica forte alla UE di Von der Leyen sui dossier dazi e riarmo-difesa. La linea orientata sulla pace e sul dialogo con gli Usa di Trump sta pagando in termini di consensi, facendo trainare questa settimana l’intera coalizione di Governo (assieme a FI), compensando il calo di Meloni.

A chiudere infine le intenzioni di voto per “Porta a Porta” troviamo l’AVS al 6,1%, Azione di Calenda cresciuto nettamente dello 0,8% fino a quota 3,6% su scala nazionale: meno bene Renzi con Italia Viva al 2,6%, Bonino e Magi inseguono all’1,7% mentre Noi Moderati di Lupi non vanno oltre l’1%. Ancora impressionante il dato sull’astensione e i delusi-indecisi dalla politica nostrana, con i sondaggi Euromedia che confermano una quota complessiva del 50,6% che ad oggi non esprimerebbe voto per nessun partito.

Chiosa finale sulle coalizioni, con i sondaggi politici dell’8 aprile che danno ancora fiducia importante al Centrodestra di Governo: l’unione di Meloni, Salvini, Tajani e Lupi sfiora il 50% fermandosi appena sotto al 49,5%, con una crescita dello 0,2% rispetto allo scorso mese. Male, molto male il Centrosinistra che terrebbe uniti Pd, PiùEU e AVS, fermi al 30,3% e calanti dello 0,7% dopo le difficoltà sul fronte Europa.

Ad oggi, se la sinistra vuole avere una speranza contro la destra meloniana, non può che coalizzare più partiti possibili in quel “campo larghissimo” ipotizzato già da Schlein e Franceschini mesi fa: l’insieme in un “nuovo Ulivo” prenderebbe ad oggi il 48,5%, anche se è tutto da verificare la tenuta di una coalizione da Schlein a Renzi fino a Calenda. Del resto però il “campo largo” odierno, con l’unione di Pd-M5s-AVS non va oltre il 44,9% e verrebbe comunque sconfitto dal Centrodestra.