Balzo di Italia Viva negli ultimi sondaggi politici. Secondo la rilevazione effettuata dall’istituto Winpoll per il Sole 24 Ore il 21 settembre, il nuovo partito di Matteo Renzi conquista il 6,4 per cento. Si tratta di un valore quasi doppio rispetto a quello degli ultimi sondaggi, e questo testimonia come il valore di Italia Viva sia tutto da scoprire. Così il partito si collocherebbe al quinto posto, tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma alle spalle di Lega, Pd e Movimento 5 Stelle. Dopo la nascita di Italia Viva, il partito che ha perso più punti è proprio il Pd di Nicola Zingaretti. I dem sono scesi dal 23,3 per cento al 20,7. Ma resta comunque la seconda forza politica alle spalle della Lega. Prosegue invece la flessione del M5s, a cui è attribuito il 15,1 per cento delle preferenze. Si tratta di un calo di quasi mezzo punto percentuale rispetto ai sondaggi della settimana scorsa. Inoltre, il M5s raccoglie meno della metà rispetto all’attuale valore della Lega di Matteo Salvini, che si conferma primo partito in Italia con il 33,5 per cento delle preferenze. (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGI POLITICI, CENTRODESTRA IN CALO AL 46,7%
Lega primo partito e Centrodestra nettamente davanti a tutti: i sondaggi politici di Quorum Youtrend per Sky Tg 24 tracciano uno scenario netto in caso di elezioni anticipate. Seppur in calo dello 0,6 per cento, il Carroccio si conferma saldamente prima forza politica in Italia, con Fratelli d’Italia – in crescita esponenziale rispetto alle Europee – e Forza Italia rispettivamente al 7,8% e al 6,9%. Considerando anche Cambiamo di Giovanni Toti, Centrodestra unito al 46,9%, dunque, mentre la nuova maggioranza parlamentare si fermerebbe al 45,8%: in crescita del 2 per cento rispetto a un mese fa, la coalizione formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, il neonato Italia Viva di Matteo Renzi e LeU/La Sinistra sarebbe “sotto” di un punto rispetto al Cdx. Come cambierebbe lo scenario con una coalizione elettorale giallorossa? Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia arriverebbero al 47,2%, ancora avanti dell’1% rispetto all’alleanza M5s-Pd-altre liste di Centrosinistra. Infine, in caso di accordo unicamente tra M5s e Pd, il risultato si attesterebbe sotto il 40%: precisamente al 39,2%. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, IL RAPPORTO TRA ITALIA E EUROPA COL NUOVO GOVERNO
Uno dei temi più dibattuti nell’ultimo periodo è quello del rapporto tra l’Unione Europea e l’Italia dopo il cambio al Governo, con la crisi gialloverde e l’avvento della nuova maggioranza M5s-Pd. Cosa ci dicono i sondaggi politici da questo punto di vista? Quorum Youtrend per Sky Tg 24 ha chiesto agli italiani se con il nuovo esecutivo l’Italia conterà di più in Europa: per il 43% la situazione non cambierà molto, per il 39% il Conte-bis conterà di più mentre per il restante 18% conterà di meno. Un giudizio netto confermato anche nella rilevazione successiva: alla domanda “quanto contava l’Italia in Europa con il precedente governo”, il 23% ha risposto “molto/abbastanza”, mentre il 77% ha risposto “poco/per nulla”. La speranza, dunque, è che la nuova maggioranza giallorossa riesca ad incidere maggiormente a Bruxelles, molto di più rispetto a quanto fatto dal precedente esecutivo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI: REDDITO DI CITTADINANZA DA ABOLIRE PER IL 47%
Intenzioni di voto ma non solo: i sondaggi politici di Quorum Youtrend per Sky Tg 24 accendono i riflettori sui temi economici e non mancano le sorprese. Alla domanda «qual è la prima misura del governo precedente che questo esecutivo dovrebbe abolire», quasi un italiano su due ha risposto “reddito di cittadinanza”: il 47% degli intervistati farebbe a meno della misura bandiera del Movimento 5 Stelle. Il 18% ha risposto “i decreti sicurezza”, mentre il 10% “quota 100”. Solo il 5%, invece, è per l’abolizione del decreto Dignità. Il 20% degli intervistati non abolirebbe nessuna di queste quattro misure. Pensando alla prossima manovra, dove si dovrebbero trovare le risorse necessarie? Per il 39% si dovrebbe «introdurre una tassa sul patrimonio», mentre per il 32% sarebbe necessario «tagliare la spesa pubblica». Il 13% ha risposto con «aumentare le tasse sul reddito», mentre il 10% è per «alzare l’età per andare in pensione». Infine, solo 6 italiani su 100 preferirebbero l’aumento dell’Iva. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SONDAGGI POLITICI, LE INTENZIONI DI VOTO: LEGA PRIMO PARTITO
Dopo la crisi del governo Lega-M5s e la nascita del Conte-bis gli equilibri sono mutati e i sondaggi politici lo confermano. Le rilevazioni di voto degli istituti specializzati tracciano un quadro ben preciso, importante in vista delle prossime elezioni Regionali: il Carroccio resta il primo partito, Pd e M5s si giocano il “secondo posto”, mentre Fratelli d’Italia è ormai stabilmente sopra Forza Italia. Seppur in calo rispetto alle elezioni Europee, il partito guidato da Matteo Salvini è saldamente “in vetta” con il 31,3% dei consensi secondo il sondaggio di Youtrend per Sky Tg 24. Il Partito Democratico arretra al 21,2%, mentre i pentastellati restano lontani dalla soglia del 20%: il Movimento di Luigi Di Maio è quotato al 18%. FdI continua la sua crescita e si attesta al 7,8%, mentre c’è qualche segnale di ripresa per FI, dato al 6,9%. Italia Viva, nuovo partito di Matteo Renzi, è al 3,6%, seguito da La Sinistra (3,1%), + Europa (2,7%). Infine, Cambiamo di Giovanni Toti allo 0,8%.
SONDAGGI POLITICI, COSA PENSANO GLI ITALIANI DEL CONTE-BIS?
Il sondaggio Quorum Youtrend per Sky Tg24 indaga inoltre su cosa pensano gli italiani del Governo M5s-Pd ed ecco un importante campanello d’allarme per la nuova maggioranza giallorossa. Sei italiani su dieci hanno una idea negativa del Conte-bis: il 60% non è soddisfatto del nuovo esecutivo, il restante 40% la pensa diversamente. L’elettorato della Lega è compatto, il 90% ha un’opinione negativa del nuovo Governo, così come quello dei restanti partiti di Centrodestra (74%). Dati diversi per i due partiti di maggioranza: in casa M5s il 17%, in casa Pd il 16%. Italia spaccata per quanto riguarda la questione migranti: secondo il 36% il nuovo esecutivo dovrebbe essere più morbido e aperto, mentre il 35% ritiene che debba mantenere le stesse politiche del governo precedente. Il 29%, invece, il nuovo governo dovrebbe essere più duro e severo del governo precedente.