Problemi in Toscana per il Pd in vista delle elezioni regionali 2025. Alcune inchieste stanno logorando gli uomini chiave dei dem

La Toscana si avvicina alle elezioni regionali del 12 ottobre 2025 in un’atmosfera cupa, segnata da ambizioni di ricandidatura, divisioni interne al Partito democratico e l’ombra minacciosa delle inchieste giudiziarie.

Eugenio Giani, presidente in carica dal 2020 con il 48,6% del consenso, si prepara a un secondo mandato, sostenuto sulla carta da tutto il Pd, che parla di plebiscito alla candidatura. Ma il suo percorso è in realtà un campo minato da tensioni interne e scandali che mettono a rischio la credibilità del partito.



La segreteria nazionale di Elly Schlein (28,5% alle europee 2024) e quella regionale di Emiliano Fossi spingono per un rinnovamento, ma si scontrano con le pressioni locali e un clima politico ostile dominato dall’avanzata di Fratelli d’Italia (FdI), al 26% nelle amministrative 2024. Questa dicotomia interna rischia di logorare ulteriormente il Pd, offrendo un facile bersaglio agli avversari.



Il quadro si incupisce con le indagini giudiziarie che gravano sulla Regione. L’inchiesta Keu, una vasta e complessa indagine giudiziaria che ha scosso la Toscana rivelando un articolato sistema di smaltimento illecito di rifiuti tossici provenienti principalmente dal distretto conciario di Santa Croce sull’Arno (Pisa), ha travolto figure chiave del Pd, come il consigliere Andrea Pieroni e l’ex capo di gabinetto Ledo Gori, accusati di associazione per delinquere, gestione abusiva di rifiuti e corruzione elettorale.

Sebbene la posizione del governatore Giani, inizialmente indagato per corruzione elettorale nel contesto di una inchiesta collegata al filone principale, sia stata archiviata, la vicinanza al suo ex braccio destro Gori e le pressioni dei conciatori per la sua riconferma gettano un’ombra sinistra sulla trasparenza della sua amministrazione.



A Prato, intanto, la dimissione della sindaca Ilaria Bugetti per un’indagine su corruzione amplifica il senso di discredito, alimentando la narrazione di un Pd vulnerabile. L’opposizione sfrutta questi scandali per colpire la moralità del centrosinistra, erodendo la fiducia degli elettori.

Un’ulteriore spina nel fianco è l’inchiesta sui bilanci regionali, avviata il 5 luglio 2025 dalla Procura di Firenze e coordinata da Luca Tescaroli. Questa indagine, che coinvolge circa 12 milioni di euro di fondi europei per la transizione ecologica, ipotizza una cattiva allocazione verso consulenze esterne e opere incompiute.

Documenti sequestrati, inclusi bilanci 2022-2023, e interrogatori di cinque dirigenti alimentano speculazioni su un possibile coinvolgimento politico di Giani. Il Pd minimizza, definendo l’inchiesta un “attacco politico”, ma la lentezza nella risposta interna aggrava il malcontento.

Tutto questo minaccia la ricandidatura di Giani, esponendo il Pd a critiche su temi cari agli alleati, che potrebbero abbandonare il “campo largo”. L’avanzata di FdI, forte del 26% regionale e della retorica su sicurezza e autonomia, potrebbe trasformare gli  scandali in un’arma elettorale, rischiando di consegnare la Toscana alla destra per la prima volta dal 1970.

Per Schlein, un fallimento in Toscana potrebbe indebolire la sua leadership, già contestata da moderati come Enrico Letta, e aprire a una crisi interna o una scissione.

Le inchieste erodono anche la fiducia degli alleati, come il Movimento 5 Stelle (18% alle europee 2024), che potrebbero esigere garanzie sulla trasparenza, rendendo difficili le coalizioni. La narrazione del centrodestra sulla corruzione del Pd, rafforzata anche dai casi di Prato e Santa Croce, allontana elettori disillusi, ostacolando il “campo largo” di Schlein. In un contesto di disoccupazione giovanile al 12% e proteste del 2024 a Firenze, il malcontento offre terreno fertile alla destra.

Il Pd rischia una débâcle che potrebbe segnare la sua sopravvivenza, quella nazionale oltre a quella regionale. Elly Schlein, che ultimamente pochi hanno visto arrivare, deve navigare tra rinnovamento e scandali. Il cammino è disseminato di ostacoli insidiosi.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI