Francesca Michelon è figlia di Stefano D'Orazio: secondo il Tribunale di Roma il test del DNA lo confermerebbe e la donna ha diritto all'eredità
Mettendo (per ora) la parola fine ad una battaglia legale che dura ormai dal 2016, il Tribunale di Roma – con una sentenza citata dal Corriere dalla Sera – ha confermato che Francesca Michelon è la figlia dell’ex batterista dei Pooh Stefano D’Orazio, disponendo così che potrà mettere le mani su metà dell’eredità del musicista attualmente disposta interamente a favore della vedova Tiziana Giardoni: una sentenza importante e che sembra restituire una certa dignità alle parole di Michelon sempre negate dallo stesso Stefano D’Orazio; fermo restando che – comunque – si tratta solamente del primo grado di giudizio e potrebbero emergere delle novità dagli ipotetici (ma probabili) ricorsi che potrebbero essere disposti nei prossimi mesi.
Partendo dal principio, a rivelare la presunta paternità di Stefano D’Orazio fu la stessa Michelon nel corso di alcune interviste rilasciate quando il batterista era ancora in vita: la donna rivelò di aver saputo dalla madre Oriana Bolletta già nel 2006 di essere nata da una relazione avuta con il musicista tra il 1983 e il 1984, anni in cui il suo matrimonio era in crisi; mentre il marito Diego Michelon la riconobbe pur – sempre secondo la versione della donna – sapendo di non esserne il padre biologico.
La sentenza del Tribunale di Roma: Francesca Michelon è figlia di Stefano D’Orazio e ha diritto a metà dell’eredità
Inizialmente Michelon venne indagata – e poi prosciolta – per l’accusa di falso e la questione è rientrata nel vivo dopo la morte di Stefano D’Orazio nel 2020 in seguito ad alcune complicazioni dovute al Covid: il Tribunale di Roma – riferisce il Corriere – avrebbe disposto delle analisi su alcuni reperti dell’ex batterista dei Pooh risalenti alla suo ultimo ricovero ospedaliero e confrontando il DNA con quello di Michelon avrebbero ottenuto una corrispondenza perfetta che – appunto – dimostrerebbe inconfutabilmente la paternità.
A confermare la tesi di Michelon ci sarebbero stati anche l’ex compagna di Stefano D’Orazio Lena Biolcati e il chitarrista dei Pooh Red Canzian; mentre al di là del fatto che – lo ripetiamo – si tratta solamente del primo grado di una battaglia legale che quasi certamente non si chiuderà qui, i giudici romani hanno disposto l’esecuzione immediata della sentenza con la quale la figlia illegittima dell’ex batterista potrà – da un lato – acquisiste il cognome del padre biologico e – dall’altro – ottenere la metà della sua eredita, oltre a 60mila euro dalla vedova di Stefano D’Orazio a titolo di risarcimento per i danni esistenziali causati dell’ex batterista.