TERREMOTO TURCHIA, 5.000 MORTI/ Lucia Bosetti, pallavolista Adana “E’ stato uno choc”

- Davide Giancristofaro Alberti

Terremoto Turchia, 5.000 morti dopo il sisma di ieri di magnitudo 7.9 gradi. La testimonianza della pallavolista dell'Adana Lucia Bosetti

bosetti 640x300 Lucia Bosetti sul terremoto in Turchia a Mattino 5

Salgono a più di 5.000 i morti a seguito del devastante terremoto avvenuto nella giornata di ieri in Turchia. Nel contempo sarebbero state salvate circa 8.000 persone ma il bilancio resta in continuo aggiornamento visto che l’area devastata dal sisma è enorme. Alla vicenda ha dedicato ampio spazio stamane Mattino 5 che ha intervistato Lucia Bosetti, pallavolista della nazionale italiana che gioca in Turchia, fra le fila del club dell’Adana: “Io sto bene, ci siamo allontanate da Adana appena possibile, assieme alle compagne straniere abbiamo preso un bus per raggiungere Ankara, è molto più sicuro”. Quindi Lucia Bosetti ha proseguito così parlando del terremoto in Turchia: “E’ stato abbastanza scioccante come situazione, svegliate proprio in mezzo alla notte, non si capisce cosa sta succedendo, quindi doppiamente scioccante. Poi vedere attorno a te palazzi crollati, gente che piange e disperazione, è stato tremendo”.

E ancora: “Adesso cosa farò? Cercherò di tornare in Italia, oggi è impossibile ma proverà da domani a trovare un volo per tornare. La paura? Assolutamente, la cosa più scioccante è stata svegliarsi la notte con queste scosse, pensavo passassero velocemente ma in realtà continuavano ad aumentare, è stato abbastanza traumatico, in casa avevamo pezzi di muro che si staccavano, ti spaventi davvero tanto. Siamo riuscite a scendere in strada, siamo state in un parcheggio aperto dove siamo rimaste per gran parte del giorno poi siamo tornare in città e ci hanno portate in un centro. Inizialmente l’aeroporto di Adana era chiuso poi però era stato riaperto per qualche volo ma noi abbiamo preso un bus per Ankara”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

TERREMOTO IN TURCHIA, ULTIME NOTIZIE, 4.365 MORTI, PLACCA SI È SPOSTATA DI 3 METRI

Sono drammatiche le notizie che ci giungono dalla Turchia a seguito dei violento terremoto di magnitudo 7.9 gradi che si è verificato nella notte fra domenica e lunedì alle ore 2:17, nel sud del Paese. Stando a quanto riferisce l’agenzia Ansa tramite il suo sito, la Turchia ha aggiornato il numero di vittime a 2.921, di conseguenza il bilancio totale, tenendo conto anche delle vittime in Siria è salito a 4.365 (1.444 i morti accertati dalle autorità siriane).

Si tratta purtroppo di un bollettino solo parziale visto che nella giornata di ieri con il passare delle ore il numero si è ingrossato sempre di più ed è probabile che anche oggi segua purtroppo quel triste corso. Subito dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 gradi si sono verificate in Turchia almeno 120 scosse di assestamento, così come riferito dalle principali agenzie internazionali a cominciare da quella turca per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad). Di queste 120, 43, come scrive l’USGS americano, sarebbero state indistintamente avvertite dalla popolazione a cominciare dalle tre che hanno superato la magnitudo di 6.0 gradi.

TERREMOTO TURCHIA, ULTIME NOTIZIE: 1.000 VOLTE PIU’ FORTE DI AMATRICE

Per capire quanto sia stato devastante il terremoto di ieri in Turchia basti sapere che la placca dell’Anatolia si è spostata di circa tre metri, come si legge ancora sul sito dell’agenzia Ansa, e di conseguenza stiamo parlando di una delle scosse più violente di sempre in zona. Giusto per fare un paragone, è stato mille volte più forte di quello di Amatrice del 2016, e 30 volte più forte rispetto a quello dell’Irpinia nel 1980.

Purtroppo il sisma è stato localizzato in una zona altamente sismica, ma evidentemente molti degli edifici non sono riusciti a reggere l’impressionante urto. Sono infatti migliaia quelli andati distrutti e a ciò si deve l’altissimo numero di morti, mentre i feriti e gli sfollati non si contano. Il presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Ha commentato che il luogo in cui è avvenuto il terremoto: “è una delle più attive nel Medio Oriente, insieme a quella del Mar Morto che attraversa Siria, Libano Israele e Giordania e che separa la placca Araba da quella Africana”.







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