"La mia parola", analisi del testo e significato della canzone di Shablo a Sanremo 2025: un racconto di vita urbana tra fratellanza e difficoltà

Al suo esordio tra i ‘big’ in gara al Festival di Sanremo 2025, Shablo ha scelto di salire sul palco dell’Ariston portandosi dietro un ricco bagaglio di rapper italiani – da Guè a Tormento, passando per Joshua – con la canzone La mia parola che (ci ha tenuto a mettere in chiaro lo stesso Pablo Miguel Lombroni Capalbo, che si presenta alla kermesse con il suo pseudonimo) “è anche un mix di generi: non solo rap, ma anche gospel, jazz e musica black“.



Mentre a darci un’idea del significato del suo brano è il primissimo verso – nonché ritornello – che recita “È una street song / Per dare quello che ho / Brucerò fino alla fine / Chiuso tra cemento e smog” mettendo nero su bianco la vita di Shablo vissuta nel cuore – appunto, fatto di cemento e smog – della città in cui la routine frenetica “24h 7 su 7 no stop” rende impossibile inseguire il proprio sogno artistico.



“LA MIA PAROLA”, TESTO CANZONE SHABLO A SANREMO 2024

Il testo della canzone che Shablo interpreterà a Sanremo 2025 – entrando nel merito della nostra analisi – enfatizza l’importanza del proprio “flow” e dell’autenticità per spiccare e trovare il proprio posto in un contrasto in cui le persone si limitano a chiacchierare (come scandisce il verso: “Tu fai chatty chatty io faccio parlare il mio flow“); mentre l’affermazione “Mi dicevi taci, ora però sono il goat” – con il termine “goat” che nel contesto hip-hop significa Greatest Of All Time – evidenzia proprio quella difficile affermazione personale e il superamento delle critiche con il nostro protagonista che cerca il suo posto nel mondo attraverso il suo talento.



Dinamiche – quelle che mette in scena Shablo – tipiche del mondo rap che però non nascondono la cruda realtà della vita in un ambiente privo di alternative economiche e sociali – e lo dice chiaramente nel verso “Qui la gente muore e vive / Senza soldi e alternative” -, enfatizzando proprio quella mancanza di prospettive e tutte le difficoltà strutturali che ne emergono, contrapponendo alla forza interiore e al desiderio di riscossione la disperazione di una vita limitata dalle – infauste – condizioni esterne.

“LA MIA PAROLA”, ANALISI TESTO CANZONE SHABLO A SANREMO 2025

ll testo della canzone La mia parola mescola termini come “Italo-americano”, “Beetlejuice”, “bad and boujee” e “gin & juice” per lasciar trasparire un mix culturale che fonde influenze italiane ed anglosassoni per rafforzare quell’immagine del rapper ibrido e globale tanto cara alla scena moderna e – forse soprattutto – alle nuove generazioni che vivono in una cultura urbana sempre più internazionale.

Così le strofe “Non ti danno abbracci qua sei da solo nel block” e “Lo sanno i miei g, questa è la way that we live” diventano una sorta di richiamo alla fratellanza delle persone (la gang richiamata dalla “g”) che vivono la strada e fanno esclusivamente affidamento alla parola data.

Il testo della canzone di Shablo – tirando un pochino le somme complessive – finisce per essere una dichiarazione energica e autentica della vita urbana, mescolando tra loro i temi della lotta, della perseveranza e della propria identità da strada che sono – per certi versi – tipici dell’universo hip‐hop che usa il rap come strumento di espressione delle proprie difficoltà: “È una street song” non è solo la definizione della canzone, ma diventa un mezzo per ricercare la propria identità in un mondo che premia il più forte, ma nel quale – al contempo – la forza risiede nell’essere autentici.