Il Torino ha annunciato l'addio del direttore sportivo Vagnati e la nomina di Petrachi
Torino, la decisione sull’addio di Vagnati
Nella settimana passata nell’ambiente Torino si era parlato di un possibile esonero per Marco Baroni in caso di sconfitta contro il Milan, alla fine del match però Cairo ha voluto confermare la fiducia per l’ex tecnico della Lazio nonostante la sua delusione per gli ultimi risultati ottenuti. Nella giornata di oggi però in maniera totalmente inaspettata è arrivato un comunicato ufficiale da parte della società granata nel quale è stato annunciato l’addio di Davide Vagnati dal ruolo di direttore sportivo dopo 6 anni dalla sua nomina e per colpa di un mercato deludente.
Il ruolo dell’ormai ex direttore sportivo granata verrà preso da Gianluca Petrachi che torna a Torino dopo 6 anni dalla sua ultima avventura alla guida della squadra e soprattutto che torna ad avere un ruolo in società dopo 2 anni di inattività, avendo chiuso nel 2020 con l’avventura in giallorosso alla Roma. In realtà il suo ultimo ruolo è quello di direttore sportivo ottenuto tra giugno e gennaio del 2024 alla guida della Salernitana dove però non è riuscito ad avere grande possibilità di manovra tanto da aver deciso di chiuderla in maniera anticipata.

Torino, i colpi nella carriera di Petrachi
Petrachi torna a Torino dopo aver lasciato un ricordo indelebile formato da grandissimi colpi che sono diventati poi grandi campioni e che hanno permesso ad Urbano Cairo e alla sua squadra di rimanere sempre competitiva tra le squadre di metà classifica che galleggiano tra la salvezza e l’Europa. Tra i nomi più importanti bisogna assolutamente ricordare Andrea Belotti che negli anni è diventato uno dei migliori marcatori della storia della squadra, la coppia Ciro Immobile e Alessio Cerci che ha creato le fortune di Gian Piero Ventura e una delle ultime grandi cessioni, Gleison Bremer, ora alla Juventus.
Nei suoi anni in giallorosso ha però avuto meno fortuna con operazioni abbastanza onerose per portare giocatori come Pau Lopez e Amadou Diawara ma anche altre che hanno creato la fortuna della Roma negli anni successivi, su tutti l’acquisto di Gianluca Mancini dall’Atalanta e di Leonardo Spinazzola dalla Juventus, ma anche le operazioni per Chris Smalling ed Henrikh Mkhitaryan. Cairo gli ha voluto dare una nuova opportunità e spera che in questi anni di inattività non abbia perso il suo occhio per il talento e soprattutto quello per le occasioni che ha portato alla sua crescita in passato.
