Maturità 2025: quali sono gli autori e i temi più probabili per la prima prova di italiano? Da Manzoni a Orwell, ecco le tracce più attese
Maturità 2025: cosa aspettarsi il 18 giugno, come funziona la prima prova e perché si parla tanto di tracce e anniversari
Il conto alla rovescia per la Maturità 2025 è ormai iniziato, la data della prima prova, quella di italiano, si avvicina e il 18 giugno, alle 8:30, tutte le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori italiane riceveranno lo stesso compito, le sette famose tracce preparate dal Ministero: ogni studente dovrà sceglierne una, tra due proposte di analisi del testo, tre testi argomentativi (di cui uno a sfondo storico) e due temi di attualità.
E’ così ogni anno quando scatta puntualmente il “toto-tracce Maturità 2025”, una sorta di rito collettivo fatto di ipotesi, speranze e ripassi disperati – perché anche se non si può sapere in anticipo cosa capiterà, molti provano a indovinare guardando agli anniversari culturali e storici più importanti dell’anno – quelli che spesso ispirano le scelte del Ministero.
Non c’è nessuna certezza, questo è chiaro, ma guardare agli autori legati a date importanti può aiutare a orientare lo studio e a concentrarsi su testi che davvero potrebbero comparire tra le tracce della Maturità 2025 è anche un modo per sentirsi un po’ più pronti; quest’anno, per esempio, si ricordano i 240 anni dalla nascita di Alessandro Manzoni, i 125 anni dalla nascita di Ignazio Silone e i 75 anni dalla morte di George Orwell, tre nomi che non solo tornano spesso tra le ipotesi di analisi del testo, ma che sono anche legati a temi attuali, come il rapporto tra individuo e società, la memoria storica, le disuguaglianze e il potere.
Non è un caso se questi autori stanno tornando con insistenza nei gruppi studio, nei forum scolastici e nei consigli dei professori, in fondo, ogni ipotesi è una scusa per ripassare meglio, e in questo momento ogni indizio può essere una prova.
Maturità 2025: autori papabili per l’analisi del testo, da Manzoni a Merini, tra ricorrenze e grandi assenti
Quando si parla della tipologia A nella prima prova della Maturità 2025, cioè l’analisi del testo, il pensiero va subito agli autori della letteratura italiana – quelli che abbiamo studiato per anni, ma che potrebbero tornare a sorpresa proprio il giorno dell’esame – e alcuni nomi sembrano più probabili di altri, e non solo per la qualità dei loro testi, ma anche per motivi simbolici o legati a particolari anniversari.
Manzoni, per esempio, potrebbe essere scelto per un brano tratto da I Promessi Sposi o da un componimento poetico come Il cinque maggio, Silone, con le sue riflessioni profonde sulla povertà, la giustizia e la fede, potrebbe comparire con una pagina tratta da Fontamara o Il segreto di Luca, e Orwell, che ha raccontato come pochi altri i rischi del totalitarismo, potrebbe offrire lo spunto per analizzare un testo tratto da 1984 o La fattoria degli animali, tre scelte molto diverse tra loro, ma tutte solide e strutturate.
Accanto a questi, si parla anche di autori meno “classici” ma ugualmente forti ed uno su tutti è Alda Merini, la poetessa milanese scomparsa quindici anni fa, che molti studenti sentono vicina proprio per la sua voce diretta, emotiva, intensa; e poi ci sono i “grandi assenti” delle passate edizioni, come Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Grazia Deledda, che da anni vengono studiate a scuola ma che non hanno ancora trovato spazio tra le tracce della prima prova e chissà se quest’anno il Ministero deciderà di colmare questa lacuna.
Anche Leonardo Sciascia e Giorgio Bassani sono autori che circolano molto nei pronostici – entrambi hanno già fatto capolino negli esami del passato e rappresentano un ponte importante tra letteratura e impegno civile – ma in ogni caso, più che cercare il nome giusto, forse vale la pena concentrarsi sul metodo in quanto saper leggere bene, interpretare un testo, esprimere un pensiero personale sono gli strumenti più efficaci per affrontare al meglio qualsiasi autore venga proposto.
Maturità 2025 tra temi di attualità e tracce argomentative: anniversari storici e sfide del presente da tenere d’occhio
Le tipologie B e C della prova d’italiano della Maturità 2025 quelle che includono il testo argomentativo e il tema di attualità, spesso le preferite dagli studenti perché permettono di esprimersi su argomenti vicini alla realtà – anche se richiedono un po’ di preparazione per costruire un discorso coerente e ben strutturato – ma per provare a capire quali temi potrebbero uscire, anche qui si guarda agli anniversari e agli eventi che hanno marchiato la storia o che toccano da vicino il mondo contemporaneo.
Nel 2025 si celebrano, tra le altre cose, gli 80 anni dalla Liberazione dell’Italia, un’occasione che potrebbe riportare al centro dell’attenzione i valori della democrazia, della memoria storica, della lotta contro le dittature e scrittori come Calvino e Fenoglio, che hanno raccontato la Resistenza in modo profondo e accessibile, potrebbero tornare come riferimenti importanti per sviluppare un tema che tocca la storia ma parla anche del presente.
Non mancano però altre ricorrenze che potrebbero ispirare tracce di attualità alla Maturità 2025: i 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, per esempio, offrono uno spunto per ragionare su identità, confini, libertà e unità europea, mentre i 70 anni dalla nascita di Steve Jobs potrebbero aprire la porta a una riflessione su innovazione tecnologica e futuro del lavoro ed anche la fondazione della Treccani, che compie 100 anni, potrebbe diventare l’occasione per parlare di conoscenza e informazione nell’era digitale.
In ogni caso, qualunque sia la traccia della Maturità 2025, la cosa più importante sarà riuscire a dire qualcosa di personale, partendo da ciò che si è studiato ma anche da ciò che si è vissuto o pensato, perché in fondo, l’esame non è solo una prova scritta, ma un momento per dimostrare cosa si è diventati in questi anni di scuola.
