Cresce l’attesa (e soprattutto la paura) per gli ormai imminentissimi esami di Maturità 2024 che a partire da mercoledì 19 giugno – con la famosa prima prova e le sue tracce – interesseranno più di 500mila studenti in tutta Italia, parte dei quali rimangono ancora convinti fermamente di alcune storiche fake news che circolano in rete dall’alba dei tempi sul più temuto step delle scuole superiori. Come ogni anno, il Ministero – in collaborazione con la Polizia Postale e con il portale Skuola.net – ha attivato la campagna di sensibilizzazione ‘Maturità al sicuro‘ che mira proprio a proteggere gli studenti sfatando tutte le fake news che affollano sempre di più la rete, specialmente a poco più di un paio di giorni dall’inizio della prima prova.
Guardando ad alcune interessanti rilevazioni fatte proprio da Skuola.net, infatti, emerge chiaramente che – seppur la maggior parte degli studenti sappia difendersi dalle informazioni false – buona parte dei maturandi è ancora convinta che la notte prima della Maturità sia possibile scoprire in anticipo le tracce della prima prova: una delle più famose fake news e che continua nel 2024 a tenere (letteralmente) svegli ragazzi e ragazze per tutta la notte, cercando tracce, spunti e fughe di notizie.
La realtà – con buona pace dei sensi di tutti gli studenti curiosi capitati qui in cerca di indiscrezioni – è che nessuno al di fuori del Ministero può sapere le tracce contenute nei segretissimi plichi d’esame, accessibili solamente a partire da mercoledì con una speciale password che verrà recapitata alle commissioni della Maturità 2024 la mattina stessa dell’esame.
Tutte le fake news sulle tracce Maturità 2024: nessuna perquisizione, ma i cellulari sono vietatissimi
Ma le fake news sulla Maturità 2024 non si limitano alla sola convinzione degli studenti di poter scoprire le tracce in anticipo, perché molti studenti sono anche convinti che l’uso di cellulari, smartwatch, calcolatrici programmabili, dispositivi e penne-bigliettino di ogni tipo comporti solo una penalizzazione; ma anche in questo caso la realtà è ben diversa, perché come ha lucidamente ricordato ad inizio mese il MIM chiunque sarà scoperto a copiare verrà automaticamente escluso dalla Maturità. Cosa significa? Semplicemente che i furbetti copiatori dovranno frequentare una seconda volta il quinto anno delle superiori per (ri)sostenere l’esame nel 2025.
Un’altra bufala in parte collegata a questa è la certezza di moltissimi studenti che in sede d’esame i commissari potranno comportarsi da secondini carcerieri, perquisendo gli studenti e cacciandoli dalla sede anche a fronte del più che minimo sospetto delle loro cattive intenzioni. Anche questa è una delle più antiche fake news sulla Maturità, perché a guardare bene le leggi i commissari non possono in alcun caso perquisire borse, zaini e giacche degli studenti; mentre ogni penalità può essere decisa solo – come dicevano prima – se il candidato viene colto in flagranza di reato.