È riunito in questo momento il vertice indetto dal Ministro Salvini sul fronte migranti dopo gli ultimi casi che hanno stravolto una volta di più l’opinione pubblica “dividendo” in fazioni costantemente pro o contro la Lega: «Ho convocato al Viminale alle 17 il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica» aveva annunciato questo pomeriggio Salvini dando “seguito” a quanto spiegato già nel botta e risposta con la Ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Sempre sul punto della Missione Sophia, il vicepremier ha voluto aggiungere «Basta che le missioni coinvolgano tutti i porti europei e l’Italia non sia il punto di unico e ultimo approdo. La missione Sophia coinvolgeva solo l’Italia e sinceramente non mi sembrava molto europea». Nell’intervista al Corriere della Sera che ha dato il “là” alla polemica Trenta-Salvini, la leader della Difesa aveva infatti sostenuto «la Marina continua ad assicurare i tradizionali compiti istituzionali di difesa dei confini marittimi, di salvaguardia degli interessi nazionali e di sicurezza della nostra comunità. Abbiamo ‘Mare Sicuro’, che arriva fino alle acque davanti le coste libiche».
SALVINI REPLICA ALLA TRENTA
Salvini replica alla collega della Difesa e rimette al centro il nodo della Missione Sophia che da tempo la Trenta ricorda come problema “principe” nel mare-magnum del caso migranti e Ong. «La missione Sophia, con tutto il rispetto, recuperò decine di migliaia di immigrati e li portò tutti in Italia, perché questo prevedevano le regole della missione. Ditemi se il contrasto dell’immigrazione clandestina è recuperare decine di miglia di immigrati in giro per il Mediterraneo e portarli tutti in Italia», commenta evidentemente polemico il Ministro dell’Interno dopo l’invettiva giunta dalla Difesa dopo gli screzi degli scorsi giorni. Premettendo di non voler arrivare a scontri e possibili contestazioni del lavoro altrui, Salvini non resiste e rilancia «Basta critiche. Il lunedì mattina mi alzo contento, altri un po’ nervosetti, problema loro. Non voglio replicare alla Trenta, replicano già i numeri». Davanti ai cronisti che lo incalzano, il vicepremier della Lega conclude «già entro la settimana avremo un comitato per l’ordine e la sicurezza al Viminale su questo e altri temi».
LA DIFESA REPLICA AL VIMINALE E RILANCIA LA MISSIONE SOPHIA
Non è certo la prima volta che la Ministra della Difesa Elisabetta Trenta e il Ministro dell’Interno Matteo Salvini arrivano allo scontro: il tema è sempre lo stesso, i migranti e la presenza della Ong del Mediterraneo che come avvenuto la scorsa estate anche per quest’inizio di giugno-luglio 2019 si sono riaffacciate facendo tornare a galla la diversità di approccio tra Lega e parte del M5s. Lo scontro andato in scena nelle ultime ore tra i due ministri però rischia di trascinare l’intera compagine di Governo nell’ennesima spirale negativa nel giorno in cui alle ore 14 il Governo si riunisce per un vertice già delicato di per suo sulle Autonomie, dove le differenze Lega-M5s sono già ben marcate senza bisogno di ulteriori divisioni. Dopo però la polemica di Salvini che lamentava a Trenta e Tria di esser stato lasciato solo a rapportarsi con l’emergenza nel Mediterraneo, la risposta del Ministero della Difesa non si fa attendere: «Quanto sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le ong. Non ha voluto ascoltare e si lamenta». Le parole della Trenta al Corriere della Sera non fanno che aumentare ulteriormente la distanza che da tempo sussiste tra le due personalità del Governo Conte «È sorprendente che attacchi i militari dopo che siamo stati noi a chiedere al Viminale se volevano supporto per il trasbordo dei migranti a Malta, visto che nessuno veniva a prenderseli».
LA POLEMICA DI SALVINI CONTRO TRENTA E TRIA
Facciamo un piccolo passo indietro anche per capire cosa effettivamente il Ministro dell’Interno imputava come responsabilità alla Difesa e al Mef (responsabile della Guardia di Finanza, ndr) dopo i recenti casi Sea Watch, Alex e Alan Kurdi avvenuti tutti in poco più di 7 giorni: «Ragioneremo nelle prossime ore sulla presenza di navi militari italiane nel Mediterraneo. Domando ai vertici delle Forze armate e della Guardia di Finanza se la difesa dei confini è un diritto-dovere da parte delle istituzioni o no. Io posso indicare un porto sicuro e bloccare uno sbarco non autorizzato ma le forze armate in mare non dipendono da me. Se servono da scorta per le navi fuorilegge domandiamoci allora sull’utilizzo di queste unita». Non solo, ancora Salvini due giorni fa lamentava «Chiederò ai ministri della Difesa e dell’Economia di aiutarci in questa battaglia di civiltà e legalità per salvare vite. Mi farebbe piacere che fossero al nostro fianco, al fianco del popolo italiano, altrimenti è un precedente pericolosissimo. Io firmo il divieto di ingresso e questi entrano e nessuno li ferma. A che servono le navi militari se non per pattugliare i confini?». Ieri Tria ha ribadito che sul caso Alex ci sono dei seri presupposti per l’intervento della magistratura ma non ha voluto rispondere alla critica mossagli dal vicepremier; la Trenta invece oggi ha risposto, eccome «da almeno una settimana stiamo pianificando misure di sorveglianza speciale contro i trafficanti nei pressi delle coste italiane. Indipendentemente dal caso migranti e delle ong – chiarisce la Ministra Trenta – l’emergenza da affrontare è quanto sta accadendo in Libia perché la situazione è peggiorata sensibilmente e ho dato mandato allo Stato Maggiore di pianificare vari scenari. Se la crisi dovesse degenerare, l’Italia non può farsi trovare impreparata». Poco fa arrivano le prime controrepliche di Salvini alla Ministra M5s: «alla Trenta replicano i numeri, non faccio polemiche».