Quella di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella è la storia di una tragedia assurda, che si è verificata perché si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato e oggi è al centro della nuova puntata di Un giorno in pretura in onda su Rai 3 alle ore 23:55. I due amici di Portici furono uccisi in una notte di ottobre di tre anni fa perché scambiati per ladri. Erano in auto, sbagliarono strada e si ritrovarono vicino a una casa isolata a Ercolano, il cui proprietario Vincenzo Palumbo sparò diversi colpi d’arma da fuoco perché convinto che fossero dei ladri o malintenzionati.
Gli investigatori riferirono, come riportato all’epoca dal Corriere, che i due ragazzi erano irriconoscibili, perché martoriati dai proiettili. I due erano ragazzi perbene, due studenti e incensurati: uscirono per andare a giocare a calcetto, finendo per sbaglio in quella strada di Ercolano dove trovarono la morte. Vincenzo Palumbo chiamò i carabinieri dicendo di aver spalato a due ladri, scoprendo poi di aver ucciso due amici che si trovavano lì per errore.
UCCISI PER ERRORE: LA TRAGEDIA DI ERCOLANO
Dalla ricostruzione processuale è emerso che Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella provarono a scappare dopo i primi colpi di pistola sparati dal camionista, cacciatore ed esperto di armi, ma vennero raggiunti alla testa da alcuni degli 11 proiettili esplosi.
L’uomo raccontò che era entrato in un tunnel di paura da quando alcune settimane prima aveva subìto un furto in casa, quindi girava armato nel timore di essere derubato. Palumbo affermò più volte che non sparò per uccidere, ma solo per spaventare coloro che riteneva ladri, una tesi sconfessata dai rilievi sul luogo del delitto e da altre prove emerse durante il processo.
Dalle analisi emerse che furono sparati 11 colpi di pistola, 6 fuori bersaglio, 4 finiti nel tettuccio dell’utilitaria, uno nel parabrezza. Due però oltrepassarono vetro e lamiera, raggiungendo i ragazzi alla testa e uccidendoli. Il gip scrisse che Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella “non potevano avere scampo“, in quanto la distanza era ridotta e per la raffica di colpi esplosa da Vincenzo Palumbo.
L’AGONIA DI TULLIO PAGLIARO E GIUSEPPE FUSELLA
Dall’ordinanza del gip di Napoli emerse anche un retroscena agghiacciante sul duplice omicidio di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella. I ragazzi erano agonizzanti, ma la chiamata per i soccorsi da parte del camionista partì solo 26 minuti dopo gli spari, quindi da questo momento alla richiesta di aiuto passò quasi mezz’ora. Una circostanza provata dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza dei vicini, visto che la tragedia avvenne tra le 00:25 e le 00:28, e da quanto emerso dai riscontri telefonici.