Dopo gli attacchi a Sumy i leader europei tornano a chiedere il cessate il fuoco in Ucraina: i commenti di Francia, UK e Germania
I recenti avvenimenti a Sumy – la città in Ucraina violentemente bombardata ieri dalla Russia causando una vera e propria strage di civili in occasione, peraltro, della Domenica delle Palme – hanno causato una serie di reazioni indignate da parte dei leader europei al punto che la Francia, il Regno Unito e i leader dell’Unione hanno chiesto pubblicamente a Putin di raggiungere al più presto un accordo su di un cessate il fuoco permanente che apra a delle reali trattative sulla pace; mentre la Germania ha alzato ulteriormente l’asticella promettendo l’invio all’Ucraina di missili a lungo raggio che concedano a Kiev un (forse lieve) vantaggio tattico sulla Russia.
Partendo proprio alle voci europee, la prima ad esprimersi dopo i violenti attacchi di ieri in Ucraina è stata la presidentessa Ursula von der Leyen che con un post su X (il social un tempo noto come Twitter) ha condannato “l’attacco barbaro” da parte delle Russia definendola “l’aggressore in palese violazione del diritto internazionale” e chiedendo che vengano adottate “misure energiche” per garantire il rispetto del “cessate il fuoco”; mentre il collega Antonio Costa (presidente del Consiglio europeo) ha ribadito che la guerra sta continuando “solo perché la Russia lo desidera”, sottolineando che “l’UE sarà sempre al fianco dell’eroico popolo ucraino“.
Francia e UK esortano la Russi ad accettare un cessate il fuoco immediato in Ucraina
Nelle ore successive alle prese di posizione sugli attacchi in Ucraina da parte dei leader dell’Unione – poi – è arrivato anche il commento del presidente francese Emmanuel Macron che a ricordato a sua volta che ormai è chiaro che “è stata solo la Russia a volere questa guerra” ed aver scelto deliberatamente “di proseguirla” ignorando gli enormi danni che sta causando al popolo ucraino: secondo il francese sono sempre più importanti “misure forti per imporre un cessate il fuoco“, dicendosi costantemente impegnato “insieme ai [miei] partner” per raggiungere “instancabilmente questo obbiettivo”.
Tesi – quella di Macron – che poco dopo è stata abbracciata anche dal Primo ministro del Regno Unito Keir Starmer che si è detto “sconvolto” per gli “orribili attacchi della Russia” contro i civili in Ucraina e a Sumy, ricordando che “il presidente Zelensky ha dimostrato il suo impegno per la pace” ed esortando l’omologo russo ad “accettare un cessate il fuoco completo e immediato” al quale non vengano aggiunte inutili ed ingiuste – specialmente per l’Ucraina – “condizioni”.
La Germania si dice pronta a fornire missili a lungo raggio all’Ucraina: il commento a Sumy del cancelliere Merz
Infine – fermo restando che nel frattempo anche la maggior parte degli altri leader europei hanno espresso la loro solidarietà all’Ucraina, tra i quali non è mancato ovviamente la premier Giorgia Meloni che ha definito l’accaduto “orribile” e contrario agli impegni presi da Putin “per la pace promossa dal presidente Trump e sostenuta convintamente dall’Italia” – dopo quasi 24 ore è arrivato anche il commento da parte del cancelliere tedesco Friedrich Merz.
Questi invece che chiedere il cessare il fuoco o la pace in Ucraina, ha definito gli attacchi russi “un grave crimine di guerra” esortando gli alleati europei ad aumentare il supporto militare a Kiev; il tutto dicendosi anche pronto a concedere i missili a lungo raggio Taurus nel caso in cui venga “concordato congiuntamente” dagli alleati, sottolineando che dal suo punto di vista Putin non sarà disposto ad accettare “offerte di pace” se Kiev dovesse arrivare ai tavoli delle trattative in una posizione “debole”.