Udienza Generale di Papa Leone XIV su Cristo come speranza sempre: “attenti alla bulimia da connessioni”. Nuovo appello contro le persecuzioni ai cristiani
LA CATECHESI SULLA SPERANZA DI GESÙ E L’ANSIA PER UN MONDO CHE CHIUDE E “BULIMIZZA” SUI SOCIAL
Dopo la sorpresa bellissima fatta ieri sera in Piazza San Pietro davanti ai giovani presenti per l’inizio del loro Giubileo, Papa Leone XIV è tornato sulla stessa “scena” per la consueta Udienza Generale del mercoledì, affrontando di petto un tema non banale per le giovani generazioni (e non).
Il mondo ha bisogno di essere guarito, ha spiegato il Santo Padre, perché il mix di odio, violenza e guerra arriva a mortificare la dignità umana: il problema però non è solo in quello che vediamo e assistiamo ogni giorni dai teatri di guerra nel mondo, ma nelle case e famiglie di tutti. Papa Leone XIV parla di una continua «bulimia delle connessioni da social» che rende l’umano bombardato di connessioni e immagini «false o distorte».
Ieri al termine della Santa Messa con gli influencer era stato lo stesso Pontefice ad invitare i nuovi protagonisti della comunicazione digitale a rendersi “agenti di comunione” per testimoniare bellezza e verità contro ogni frivolezza: oggi è come se avesse aggiunto un tassello in più durante l’Udienza Generale, soffermandosi sull’essere travolti ogni giorno da messaggi che suscitano emozioni contraddittorie e spesse volte destabilizzanti. Davanti a questa “bulimia”, per chi non riesce più a starci, viene automatico cerca di spegnere tutto, avere come il desiderio di rimanere “chiusi”.

Qui la catechesi di Papa Leone XIV sulla speranza di Gesù per ognuno di noi casca decisamente a pennello: il Santo Padre spiega in piazza come se quel chiudersi renda ancora più ostile il cuore dell’uomo a qualsiasi cosa provenga dalla realtà. «Si è avvolti da una incomunicabilità», rilancia citando il passaggio del Vangelo di Marco dove il Cristo si accosta ad un uomo muto e sordo. «Lo prende in disparte, quasi accentuando il suo isolamento», ma lo aiuta ad aprirsi con un commovente invito e “soffio”, «come se gli dicesse “Apriti a questo mondo che ti spaventa”, o anche alle “relazioni che ti hanno deluso”».
L’APPELLO DI PAPA LEONE XIV: “PREGO PER I CRISTIANI UCCISI IN CONGO: BASTA PERSECUZIONI”
Se la bulimia da social e la violenza diffusa chiudono sempre più il cuore dell’uomo, Cristo è l’unico in grado di riaprirlo del tutto, ovvero funzionante e corretto: «Tutti noi abbiamo bisogno di chiedere al Signore di guarire il nostro modo di comunicare». Parlare al cuore dell’altro senza ferirlo, essere prudenti e accorti pur senza ritornare ad una chiusura: la preghiera che Papa Leone XIV rivolge a tutta la Chiesa è quella di chiedere la continua salvezza e il non venir meno alla compagnia di Gesù alla nostra vita.

Al termine dell’Udienza Generale, nei consueti saluti alle varie delegazioni in arrivo da ogni parte del mondo, Papa Leone XIV si è soffermato sugli scenari internazionali ribadendo la sua più netta contrarietà a quanto avvenuto nei giorni scorsi in Congo, con l’uccisione barbara di almeno 40 fedeli massacrati con un machete mentre celebravano la veglia di preghiera per il Giubileo nella chiesa di Komanda e nelle case limitrofe.
Papa Leone affida intanto la preghiera alla Misericordia di Dio per le vittime innocenti e per i feriti del violento attentato, ma al contempo rilancia l’appello contro ogni persecuzione dei cristiani «che continuano a soffrire violenze in altre parti del mondo, la comunità internazionale collabori per prevenire tragedie simili».
