Le ultime notizie sulla guerra in Medioriente. Secondo gli accordi della tregua, nella giornata di oggi Hamas libererà un gruppo di 4 soldatesse israeliane, in cambio della liberazione di circa 180 prigionieri palestinesi. L’elenco nominativo è stato trasmesso da Hamas, ma secondo i media israeliani la liberazione delle soldatesse prima dei civili rappresenta una violazione degli accordi. Israele ha comunque accettato la lista.
Sempre secondo i media israeliani il capo di Hamas che opera a Jenin si è arreso alle forze dell’esercito di Israele. Le quattro soldatesse che saranno liberate si chiamano Liri Albag, Karina Ariev, Naama Levy e Daniella Gilboa. L’aggiornamento del numero delle vittime indicato dai palestinesi è di 47.107 morti a cui si aggiungono 111.147 feriti. L’Idf ha eseguito oggi un raid nella zona sud del Libano per eliminare le minacce presenti.
Ultime notizie, la guerra in Ucraina
Prosegue la guerra in Ucraina e nel frattempo proseguono i “colloqui” a distanza fra America e Russia in merito ad una possibile pace. Dopo che il presidente ucraino Zelensky ha aperto ad un incontro con Vladimir Putin, ma solo dopo aver ricevuto rassicurazioni da Donald Trump, ieri è uscito nuovamente allo scoperto il Cremlino, precisando che il capo di stato russo è in attesa di incontrare il prima possibile il collega degli Stati Uniti.
Si dice quindi pronto, ma Mosca sta attendendo segnali da Washington. La notizia, riportata dal sito di RaiNews, è in origine comunicate dall’agenzia russa Tass, citando l’ormai arcinoto portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Quest’ultimo ha spiegando che non appena succederà qualcosa lo faranno sapere, ribadendo quindi la volontà di Putin di incontrare Trump. Il tycoon newyorkese ha spiegato che se i prezzi del petrolio fossero più bassi la guerra in Ucraina cesserebbe immediatamente, ma secondo il Cremlino il conflitto non è legato al greggio, ma per via della minaccia “alla sicurezza della Federazione Russa”, e non solo.
Ultime notizie, l’offerta di MPS a Mediobanca
Una notizia definita clamorosa nel mondo della finanza quella di ieri inerente una offerta della banca Monte dei Paschi di Siena, risanata dopo i disastri di qualche anno fa, per l’acquisto di Mediobanca. Come scritto dal Corriere della Sera attraverso il proprio sito web, MPS ha messo sul piatto 13,3 miliardi di euro, con l’istituto di credito più antico al mondo che ha quindi tentato la scalata alla banca che detiene il 13 per cento anche di Assicurazioni generali.
Il quotidiano precisa che in questa maxi offerta potrebbero giocare un ruolo primario due famiglie importanti come il gruppo di immobiliaristi Caltagirone da una parte, e la famiglia Del Vecchio dall’altra, che detengono il 27,6 per cento di Mediobanca, nonché il 15% di Mps e il 16,9 per cento di Generali, quindi un interesse comune all’acquisizione. Attenzione anche al ruolo del governo, che detiene l’11% dell’istituto bancario di Siena e che potrebbe utilizzare il golden power. Secondo quanto emerso Mediobanca ha considerato l’offerta di Mps come “ostile”, ma la Fabi ha invece reagito in maniera positiva.
Ultime notizie, Usa espellono 538 migranti illegali
Si fa subito sentire il pugno duro di Donald Trump nei confronti dell’immigrazione. Nella giornata di ieri più di 500 migranti irregolari sul suolo degli Stati Uniti sono stati arrestati ed espulsi dal Paese a seguito di un’operazione di massa delle forze dell’ordine, a pochi giorni dall’insediamento del tycoon newyorkese alla Casa Bianca.
L’annuncio è stato dato dalla portavoce della White House, Karoline Leavitt attraverso X.com, parlando di criminali illegali che sono stati messi su aerei militari. Si tratta quindi delle prime mosse di Trump contro gli immigrati a cui ha risposto a distanza l’Onu che ha ricordato agli Stati Uniti che il diritto di asilo è riconosciuto a livello universale, in riferimento alla decisione di Trump di sospendere l’arrivo dei rifugiati e di fermare il programma di asilo.
Ultime notizie, Sinner in finale agli Australian Open
Le semifinali del singolare maschile degli Australian Open, giocate ieri a Melbourne hanno definito i due tennisti che si affronteranno domenica in finale. Jannik Sinner si è qualificato battendo l’americano Ben Shelton in tre set, mentre il suo avversario, il tedesco Zverev, dopo aver vinto il primo set al tiebreak ha visto il ritiro del suo avversario, Nole Djokovic.
Anche per Sinner il primo set è stato quello più combattuto, nel quale si è imposto al tiebreak, poi il tennista azzurro ha aumentato il numero dei giri chiudendo gli altri due set con il punteggio di 6 – 2. Per gli appassionati australiani la finale sarà dunque tra la testa di serie numero 1 e la numero 2. La finale di giocherà domenica, ma per gli italiani ci sarà anche l’appuntamento della finale del doppio maschile che si giocherà domani e vedrà impegnati Bolelli e Vavassori.
Ultime notizie, il 25 e 26 gennaio sciopero dei treni
Dalle 21 di oggi alla stessa ora di domani il personale del gruppo Fs effettuerà uno sciopero a livello nazionale che potrebbe provocare forti disagi in varie parti della rete ferroviaria, con ritardi e cancellazioni. Questo sciopero inciderà sia sulle Frecce che sui treni regionali ed anche sugli Intercity. Lo sciopero interesserà il personale che opera nelle sale circolazione ed il personale viaggiante come i macchinisti, oltre che il personale che si occupa della manutenzione. A rischio anche i treni di Trenord.
Ultime notizie, aumento delle accise sul gasolio
Dopo il parere favorevole che è stato dato prima dalla commissione del Senato e poi da quella della Camera dei Deputati, ora tocca al Consiglio dei Ministri approvare definitivamente il testo del provvedimento che riallinea le accise tra gasolio e benzina, con quelle sul gasolio che aumenteranno da 1 a 2 centesimi al litro, con i maggiori introiti che andranno a creare un fondo da destinare al trasporto pubblico locale. Con questa operazione, che va incontro alle sollecitazioni in merito fatte dall’Unione Europea, e porta più vicine tra loro le accise su benzina e gasolio.
Ultime notizie, travolta da un’auto una promessa del ciclismo
Sara Piffer, 19enne promessa del ciclismo italiano, è morta n un incidente stradale mentre si stava allenando, insieme al fratello. L’incidente è avvenuto a Mezzocorona, in provincia di Trento, con un’autovettura che ha travolto la giovane ciclista uccidendola, mentre il fratello no è stato ferito in modo grave.
L’automobilista che ha causato l’incidente era a bordo di una Wolkswagen ed ha colpito la ragazza, forse a causa di un abbagliamento dal sole, mentre stava effettuando un sorpasso. Le indagini sull’accaduto vengono eseguite dalla polizia locale.